Site icon Zone d'Ombra Tv

Nasce il governo Conte bis: ecco i nomi

Spread the love

Il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, ha sciolto la riserva al Quirinale dinanzi al capo dello Stato Sergio Mattarella annunciando la lista dei ministri del suo governo bis, a maggioranza M5s-Pd con il supporto di Leu.

Domani alle 10 ci sarà il giuramento. Ufficializzati i nomi di Nunzia Catalfo al Lavoro e Stefano Patuanelli al Mise. Luigi Di Maio andrà invece agli esteri. Il ministro dell’Interno sarà l’ex prefetto di Milano Luciana Lamorgese. All’Economia andrà il dem Roberto Gualtieri. Alla Difesa Lorenzo Guerini del Partito democratico. Alla Giustizia confermato Alfonso Bonafede. Alle Politiche agricole Teresa Bellanova. Ai Beni culturali Dario Franceschini, con competenze anche sul turismo. Paola De Micheli, attuale vicesegretaria dem, andrà alle Infrastrutture.

Roberto Speranza, di Leu, alla Salute.

All’Istruzione Lorenzo Fioramonti, che era viceministro sempre all’Istruzione. Sergio Costa confermato all’Ambiente. Federico D’Inca ai rapporti con il Parlamento. Paola Pisano all’Innovazione. Fabiana Dadone alla Pubblica amministrazione. Francesco Boccia agli Affari regionali. Vincenzo Spadafora allo sport. Elena Bonetti alle Pari Oppurtinita. Enzo Amendola agli Affari europei. Il dem Giuseppe Provenzano sarà ministro per il Sud.






Tutti i ministri del nuovo governo

Riccardo Fraccaro sottosegretario a Palazzo Chigi

Trentotto anni, è nato a Montebelluna, in provincia di Treviso. Nel 2010 fonda il primo meet up del M5s, impegnandosi soprattutto nella battaglia contro l’inceneritore. Fedelissimo di Luigi Di Maio, il neo sottosegretario ha all’attivo nel suo curriculum un lavoro da pizzaiolo e una gaffe per un post contro il presidente emerito Giorgio Napolitano.

// MINISTRI CON PORTAFOGLIO

Luciana Lamorgese al ministero dell’Interno
Al Viminale dal 2013 con il ruolo di capo di Gabinetto del ministro dell’Interno, prima con Angelino Alfano e poi con Marco Minniti.

Luigi Di Maio agli Esteri (M5s)

È il capo politico del M5s che oltre agli Esteri prende il ruolo di capodelegazione dei ministri pentastellati. Dopo qualche lavoretto arriva il debutto in Parlamento nel 2013, dopo aver ottenuto 189 voti alle parlamentarie 5 Stelle.

Alfonso Bonafede alla Giustizia (M5s)

Il grillino duro e puro della prima ora, amico personale di Conte, di cui è stato assistente all’università di Firenze, ma è anche legatissimo a Di Maio, di cui ha sempre appoggiato linea politica e scelte strategiche. Avvocato civilista, Alfonso Bonafede ha 43 anni. Siciliano di nascita, a Mazara del vallo, ma fiorentino di adozione. Come ministro della Giustizia lancia la sua battaglia contro la corruzione e battezza come legge “spazzacorrotti” il pacchetto di norme in cui aumenta le pene contro la corruzione e lancia la norma per cui chi viene condannato non può più partecipare agli appalti pubblici.

Lorenzo Guerini alla Difesa (Pd)

Figlio di padre comunista inizia l’attività politica da giovanissimo nella Democrazia Cristiana. Ricopre la carica di presidente della Provincia di Lodi dal 1995 al 2004 – per due mandati – e sindaco di Lodi dal 2005 al 2012. L’8 dicembre 2013 è al fianco di Renzi la notte delle primarie vinte contro Gianni Cuperlo e Peppe Civati e lo sarà anche durante le consultazioni portate avanti dal fiorentino per la formazione del governo febbraio 2014.

Roberto Gualtieri all’Economia (Pd)
Cinquantatrè anni, romano, professore di Storia contemporanea alla Sapienza, europarlamentare del Pd dal 2009 nonché presidente della commissione Problemi economici e monetari dell’Europarlamento.

Dario Franceschini alla Cultura e Turismo (Pd)

Il deputato dem, classe 1958, e che ha avuto un ruolo importante nel negoziato con il M5s, ritorna al dicastero già guidato sotto i governi Renzi e Gentiloni, realizzando quella la riforma dei musei che il suo successore, l’ex ministro Bonisoli, ha in parte smantellato.

Paola De Micheli ai Trasporti (Pd)
Piacentina, quarantacinque anni, vicesegretaria del Pd, è la nuova ministra che prende il posto di Danilo Toninelli.

Roberto Speranza alla Salute (Pd)

Classe 1979, nato a Potenza e laureato alla Luiss in Scienze Politiche, già deputato, Speranza è stato eletto nelle fila del Pd. Nel febbraio 2017 abbandona il Partito Democratico insieme ad altri esponenti della minoranza, tra cui anche l’ex segretario Pier Luigi Bersani e fonda, pochi giorni dopo, il nuovo partito Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista.

Lorenzo Fioramonti all’Istruzione (M5s)

Storico dell’economia sostenibile e della decrescita felice che dopo aver accettato contro voglia il sottosegretariato del Miur nel giugno 2018 ora ha chiesto a premier Conte di poter portare avanti il lavoro fin qui avviato: “Nella scuola e nell’università ci sono le fondamenta di un Paese”.

Stefano Patuanelli allo Sviluppo Economico (M5s)

Ha iniziato il suo attivismo nel Movimento già nel 2005 con i primi gruppi “Amici di Beppe Grillo”. Dal 2011 al 2016 è stato capogruppo dei 5S in consiglio comunale a Trieste. Tra i più fedeli sostenitori di Di Maio.

Nunzia Catalfo al Lavoro (M5s)

Siciliana, nata a Catania nel 1967, è considerata la madrina del Reddito di cittadinanza. La sua esperienza professionale è legata all’orientamento nel mondo del lavoro e selezione del personale.

Teresa Bellanova all’Agricoltura (Pd)

Per quasi 30 anni ha lavorato nel sindacato. Prima seguendo le attività dei lavoratori del mondo agricolo in Puglia (fino a diventare coordinatrice regionale di Federbraccianti), sempre in prima fila nel contrastare il caporalato, per diventare passare nel 1996 alla Filtea, il sindacato della Cgil del settore tessile abbigliamento e calzaturiero e dal 2000 promossa alla segretaria nazionale della Filtea, con deleghe alle Politiche del mezzogiorno e politiche industriali.

Sergio Costa all’Ambiente (M5s)

Tra i pochi nomi confermati nel governo Conte Bis c’è quello di Sergio Costa, ministro dell’ambiente anche del governo giallo-rosso. Classe 1959, il suo curriculum riporta una laurea in Scienze Agrarie e un master in Diritto dell’Ambiente.

// MINISTRI SENZA PORTAFOGLIO

Federico d’Incà ai rapporti con il Parlamento (M5s)

Carattere mite, ma molto deciso nel portare avanti le sue idee, fu uno dei primi a predire un futuro ‘nero’ per il governo con la Lega. Durante un’assemblea congiunta, prima che il contratto con Matteo Salvini fosse firmato, prese la parola per avvisare i compagni di viaggio che quell’esperienza non sarebbe stata positiva per il M5S: “Noi del nord lo conosciamo bene”.

Paola Pisano all’Innovazione tecnologica (M5s)

Pisano, classe 1977, docente di Gestione dell’Innovazione all’Università degli Studi di Torino e direttore del Centro di Innovazione tecnologica multidisciplinare dell’Università, la donna che ha portato i droni a Torino e ha voluto la sperimentazione dell’auto a guida autonoma in città.

Fabiana Dadone alla Pubblica amministrazione (M5s)
Dadone, 35 anni, laurea in giurisprudenza, residente a Mondovì, avvocato e attiva nel volontariato, è nel Movimento dalle origini dei 5 Stelle in Provincia di Cuneo. “E’ un onore ed un privilegio essere ministro della Pubblica amministrazione”, scrive su Facebook.

Peppe Provenzano al Sud (Pd)
Provenzano, 37 anni, laureato in Giurisprudenza a Pisa e specializzato alla scuola di eccellenza superiore Sant’Anna, ha sempre condotto ricerche sul Mezzogiorno arrivando a ricoprire il ruolo di vicedirettore dello Svimez.

Francesco Boccia agli Affari regionali (Pd)
si è fatto conoscere nella scorsa legislatura nel delicato ruolo di presidente della Commissione Bilancio della Camera, lo snodo in Parlamento per leggi di bilancio e decreti economici, la sede dove la parola d’ordine è quella di bilanciare le istanze dei parlamentari con le rigide regole della finanza pubblica. Una esperienza, quella legata all’economia, che ha caratterizzato tutta la sua vita professionale e politica da sempre.

Elena Bonetti alle Pari opportunità e famiglia (Pd)

43 anni di Mantova un passato da capo scout nell’Agesci. È professoressa associata di Analisi matematica dell’Università di Milano.

Enzo Amendola agli Affari europei (Pd)
Il 29 gennaio 2016 è stato nominato sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale nel Governo Gentiloni. [2]
Il 15 giugno 2019 viene scelto come responsabile nazionale agli Esteri del PD dal Segretario Nicola Zingaretti.

Vincenzo Spadafora alle Politiche giovanili e allo Sport (M5s)

Nato ad Afragola, provincia di Napoli, conterraneo e amico di Luigi Di Maio, Spadafora debutta nella politica nel 1998 come segretario particolare dell’allora presidente della Regione Campania Andrea Losco, dell’Udeur. Poi si avvicina ai Verdi lavorando nella segreteria di Alfonso Pecoraro Scanio. Ma il salto avviene nel 2006 quando col governo Prodi diventa capo segreteria di Francesco Rutelli, ministro dei Beni Culturali.

Exit mobile version