Nel 2024, i Comuni italiani hanno incassato oltre 1,7 miliardi di euro in multe stradali. Un record assoluto.
Eppure, quando si va a vedere dove finiscono quei soldi, inizia il mistero.
Multe: dove finiscono i soldi? Secondo il Codice della Strada, almeno il 50% dei proventi dovrebbe essere reinvestito in sicurezza, segnaletica, controlli e educazione stradale.
Ma la realtà è ben diversa: molti Comuni li spendono per bollette, arredi da ufficio, mutui e manutenzioni ordinarie.
Nel 2022, appena lo 0,027% dei fondi è stato destinato all’educazione stradale.
In questa nuova puntata de Le Letterine, ci rivolgiamo proprio ai Comuni.
Con rispetto, ma senza sconti.
Perché se una multa deve essere uno strumento di civiltà, non può trasformarsi in un modo per fare cassa.
E se chiedi soldi in nome della sicurezza, poi li devi usare davvero per la sicurezza.
Con ironia e qualche nome ben preciso – da Roma a Carrodano, da Milano a Rocca Pia – raccontiamo come il sistema delle multe, in molti casi, si stia trasformando in una tassa mascherata, senza trasparenza e senza ritorni visibili per i cittadini.
E poi c’è lui: il sindaco di San Martino sulla Marrucina, Antonio Masciarelli, che afferma che le multe non portano nemmeno vantaggi economici, ma anzi costano al Comune.
E allora viene da chiedersi: perché lo fate, se non c’è ritorno?
Zone d’Ombra TV torna con una nuova letterina.
Elegante, ma schietta.
Perché qualcuno deve pur dirle, certe cose.
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