È stata ipotizzata l’accusa di omicidio colposo nei confronti di venti persone, tra medici e infermieri di vari reparti del Policlinico di Foggia, in seguito alla morte di Natasha Pugliese. La 23enne di Cerignola è deceduta il 4 settembre durante un intervento chirurgico.
Morte Natasha Pugliese. La procura ha inserito gli operatori sanitari nel registro degli indagati. Si tratta di un atto di misura precauzionale e per permettere loro di essere presenti con consulenti di fiducia durante l’autopsia, prevista per il 18 settembre. L’esame autoptico sarà condotto dal professor Vittorio Fineschi. L’obiettivo è quello di determinare la causa della morte e verificare se ci siano stati errori da parte dei medici e degli infermieri coinvolti nell’operazione e nelle cure preoperatorie.
La famiglia di Natasha, rappresentata dall’avvocato Francesco Santangelo, parteciperà all’autopsia con i propri periti.
L’inchiesta per omicidio colposo è stata avviata in seguito alla denuncia presentata dai genitori della giovane subito dopo il suo decesso. Oltre all’indagine della procura, è in corso anche un’inchiesta interna da parte del Policlinico.
Natasha era stata ricoverata a giugno agli Ospedali Riuniti di Foggia, in condizioni critiche. Era stata investita da un’auto mentre era su un monopattino a Cerignola. Durante l’estate le sue condizioni sembravano migliorare, tanto che per il 17 settembre era stato programmato un intervento alla trachea da effettuare a Roma. Tuttavia, nei primi giorni di settembre, mentre si trovava nel reparto di Riabilitazione del Policlinico, le sue condizioni sono peggiorate. E i medici decisero di operarla nel reparto di Chirurgia toracica. I familiari sostengono che l’intervento non era stato presentato come rischioso.
La notizia della morte improvvisa di Natasha, avvenuta nella notte del 4 settembre, ha scatenato la rabbia di parenti e amici. Che hanno preso d’assalto il reparto di Chirurgia toracica. Le immagini del personale sanitario che si barrica in una stanza per proteggersi hanno rapidamente fatto il giro del web, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza in ospedale. In risposta, è stata organizzata una manifestazione davanti al Policlinico Riuniti per chiedere maggiore sicurezza per gli operatori sanitari.
Anche sull’aggressione al reparto di Chirurgia toracica, definita dalla sorella della vittima come un episodio da “Gomorra” in un post sui social, la Procura di Foggia ha avviato un’indagine. E che potrebbe portare presto a ulteriori sviluppi.