La proposta di legge sull’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla morte di David Rossi avanzata dal deputato di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto, è stata calendarizzata.
La Commissione Finanze ha dato una forte accelerazione alla calendarizzazione. Fino al prossimo mercoledì ci sarà tempo per tutti i gruppi di presentare alla proposta di legge delle proposte emendative.
La commissione d’inchiesta è già stata calendarizzata in aula, alla Camera dei Deputati, per il mese di Dicembre, quando 630 deputati esprimeranno il voto per l’istituzione della Commissione che, qualora tutti dovesse andare bene e senza intoppi, dovrebbe partire già ad inizio 2021.
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“Dedico questa che per me è una piccola vittoria a Antonella Tognazzi e Carolina Orlandi – commenta il deputato Walter Rizzetto – che da anni cercano di sollecitare anche la buona politica a fare qualcosa. I deputati che faranno parte della commissione faranno un lavoro ispettivo riguardo alla vicenda, cercheranno di veder chiaro rispetto ad alcune zone d’ombra”.
A chiedere la commissione d’inchiesta era stata la stessa Antonella Tognazzi, vedova di David Rossi, a ottobre del 2019. Tognazzi inviò una lettera accorata ai capigruppo della Camera chiedendo una cosa semplice: fare presto con la commissione d’inchiesta. Perché? Per analizzare le numerose zone d’ombra dell’inchiesta.
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La lettera della vedova Rossi
“Io sono solo la moglie, non sono un giudice né un medico legale e Carolina è la figlia, una ragazza che ha perso, troppo giovane, il padre. Con questa breve lettera vi invito a valutare la calendarizzazione della proposta che vede l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta su quella morte, in seno alla quale riteniamo ci siano numerose zone d’ombra ancora non chiarite e che speriamo il Parlamento tutto riesca a decifrare. Vogliamo solo giustizia, non vendetta. La su citata proposta ha ricevuto, e ringraziamo di cuore , l’a ppoggio e la firma di tutti i gruppi attualmente rappresentati alla Camera dei deputati e quindi confidiamo ci sia un oggettivo interesse nel portarla avanti prima possibile. Vi ringraziamo di cuore, Antonella”.
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David Rossi cade dall’ufficio di Rocca Salimbeni dal terzo piano di un palazzo del IV secolo, quartier generale di Mps, il 6 marzo 2013. Dopo circa un’ora sul posto arrivano due uomini: si tratta di Giancarlo Filippone e Bernardo Mingrone. Il primo è un collega del manager nonché amico dell’ex responsabile della comunicazione di Mps. Filippone viene allertato della Tognazzi preoccupata dal mancato rientro del marito. Rossi telefona nel pomeriggio alla moglie dicendole informandola dell’imminente rientro a casa. Trascorsa un’ora la donna avverte Filippone.