Il vigile non riconosce le colpe e se ne va in ferie
Albore Mascia dopo la conferenza stampa di lunedì scorso in cui ha “chiarito” la posizione del Comune nei riguardi dell’ufficiale di polizia municipale ed essersi quasi commosso per “quel povero padre di famiglia”, ha portato la sua linea difensiva in tutta Italia attraverso comunicati stampa, interviste televisive e radiofoniche. Cosicchè, per chi avesse ancora dubbi circa la carenza comunicativa della giunta pescarese, si è tolto ogni dubbio. L’Albore nazionale continua a respingere le accuse secondo il quale l’Abruzzo e Pescara in primis siano uscite con una immagine significativamente negativa dalla brutta storia di Morosini. Già lunedì durante il suo discorso avevamo avuto forti dubbi sulla ricostruzione fatta dal primo cittadino e soprattutto eravamo stati insospettiti dalla “non presenza” del comandante della municipale Carlo Maggitti. Comandante che, come abbiamo scritto, si aggirava preoccupatissimo nei corridoi comunali. Dopo due giorni di attesa comincia a venir fuori qualche elemento che ci permette di capire qualcosa in più sulla vicenda. Nello stesso istante in cui Mascia spiegava che era stato avviato un procedimento disciplinare nei confronti del vigile e che lo stesso si era autosospeso, sia il sindaco che il super comandante Maggitti erano al corrente del fatto che il “povero” vigile non si era autosospeso ma bensì stava usufruendo delle ferie arretrate di cui avrebbe dovuto usufruire entro Aprile perchè riferite all’anno 2011. Praticamente la conferenza stampa di lunedì è servita solo per difendere il “giovane” vigile e raccontare alcune false verità. Nessuna ammissione di colpa praticamente da parte dell’ufficiale che, anzi, rilancia affermando che non vuole passare per capro espiatorio. La sensibilità umana del vigile, dopo queste affermazioni, è sotto gli occhi di tutti. Lui aspetta che l’autopsia e la Procura facciano il loro corso e poi, aggiungiamo noi, magari si vedrà. Proprio sul futuro è concentrata la nostra attenzione, in particolare a quel fatidico 7 Maggio quando arriverà la decisione del collegio disciplinare composto dal direttore generale del Comune Stefano Ilari e dai dirigenti della Polizia municipale e del Personale, e dal comandante Carlo Maggitti e Gabriella Pollio. Diciamo che sarebbe come chiedere alla Camusso se i dipendenti pubblici possono essere licenziati. Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere.