Il clima politico nella città adriatica diventa sempre più rovente. Dopo l’esposto in procura dei 5 stelle escono altre carte che smentiscono le parole dell’ex presidente del Consorzio Intercomunale Depurazione Acque Nere.
“Il consorzio Formula Ambiente, rappresentato da Salvatore Buzzi” ha spiegato il deputato del M5S Andrea Colletti “nel 2005 ha comprato la società Neturbà, che possedeva il 49% della società Linda” che si occupava del servizio di igiene urbana per un importo di ben 800 mila euro. Due anni dopo il Considan ha acquisito il 49% delle quote della Linda proprio da Salvatore Buzzi alla stessa cifra pagata precedentemente da lui, cioè a 800 mila euro. Nessuna perizia ha accertato, però, il reale valore delle quote ma solo il tribunale, successivamente all’acquisto, ha valutato che quelle quote potessero valere al massimo 133 mila euro, un quinto di di quelle pagate.
A stretto giro è arrivata la replica di Nino D’Annunzio che ha dichiarato di non aver mai conosciuto Buzzi e che l’unico interlocutore di Formula Ambiente con cui ha avuto a che fare è stato un dirigente di cui non ricorda nemmeno il nome. In queste ore il gruppo del Movimento 5 stelle scova un atto del notaio Marco Faieta che certificò le firme di Buzzi e D’Annunzio per la cessione delle quote di Formula Ambiente al Consorzio.
IL DOCUMENTO
“Nei rapporti della squadra mobile – scrivono i pentastellati riferendosi alle intercettazioni dell’inchiesta Ciclone – si delinea un Considan come ente per dare lavoro ai protetti dei politici. Ma allora di cosa parliamo? Grazie a noi questa situazione è finalmente venuta fuori e sta avendo il giusto spazio mediatico.”