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Montesilvano e coronavirus: storia di un sindaco che “banna” i critici…

Elettra Lamborghini Montesilvano
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Il coronavirus si sta abbattendo sull’Italia e, purtroppo, sta mietendo vittime. Aumentano i contagi e la speranza è quella di verificare se, nel breve periodo, le precauzioni messe in atto dal governo possano risolvere il problema.

L’epidemia, intanto, miete anche vittime “Social”. L’ultimo decreto del consiglio dei ministri, già attivo nei contagi da giorni e in cui si consigliava di mantenere le distanze specie nei luoghi pubblici affollati, non ha preoccupato evidentemente i cittadini di Montesilvano (Pe). E, a quanto pare, la stessa amministrazione comunale.

Infatti il 4 marzo, presso il centro commerciale “Porto Allegro 2.0” di Montesilvano, si è svolto un evento con Elettra Lamborghini dove si sono ritrovati centinaia di fan accalcati per seguire la cantante pop.

Critiche sono arrivate sull’opportunità di far svolgere l’evento nonostante il coronavirus.

Il sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, attaccato sui Social, si è tirato fuori dalle polemiche sottolineando il fatto che “l’evento con la Lamborghini era previsto e, in quel momento, non c’erano decreti o ordinanze che vietavano iniziative del genere. Finché a livello governativo non sono arrivate disposizioni ben precise“.

Dopo aver bannato chi ha osato muovergli delle critiche, De Martinis ha rincarato la dose: “Leggo su Facebook sterili rimbrotti, inutili commenti e perle di pseudo saggezza e mi chiedo…. ma i cittadini, colti da una psicosi collettiva, hanno capito che oltre al rischio da Corona virus, che sicuramente non va sottovalutato, c’è un altro rischio, anzi una certezza, relativa al fatto che l’economia del nostro Paese è al collasso? Da primo cittadino invito tutti alle dovute precauzioni ma anche a scrivere di meno e ragionare e vivere di più. Avete poi deciso di barricarvi in casa? Per una volta che vi hanno/vi siete dati questa opportunità, utilizzate il vostro prezioso tempo per godere i vostri affetti familiari piuttosto che sprecarlo facendo i professorini dietro una tastiera…. detto questo, colgo l’occasione per rassicurare relativamente al fatto che tutti quanti hanno specifiche responsabilità sul territorio montesilvanese stanno rispettando pedissequamente quanto disposto sistematicamente dal governo. Buona serata alla mia amata Montesilvano”.

Lo stile del sindaco

Tralasciando lo stile di un primo cittadino che, fino a prova contraria, rappresentando la collettività, dovrebbe mantenere un profilo alto, rispettoso e educato, c’è una questione di fondo che sfugge sia all’amministrazione, sia agli organizzatori dell’evento che si sono risentiti di tante polemiche.

Porto Allegro 2.0

“L’evento con Elettra Lamborghini” spiega la direzione del centro commerciale “non scontava alcuna preclusione normativa poiché svoltosi precedentemente al decreto sottoscritto dal Presidente del Consiglio. Abbiamo semplicemente voluto incentivare la presenza nel Centro delle famiglie e, per l’effetto, aiutare il commercio in un momento difficile per la categoria; momento che rischia di provocare la chiusura delle attività e, dunque, dolorosi licenziamenti che in ogni modo voglia scongiurare. Siamo sicuri che, con un po’ di buon senso, tutti potremo superare questo terribile periodo, cercando, per quanto ci è possibile, di non fomentare con una cattiva comunicazione una psicosi che rischia di provocare danni irreversibili. Grazie a tutti i nostri preziosi amici e clienti che hanno deciso di vivere con noi un momento bello in un periodo buio per la nostra nazione.”

Peccato, però, che a fare cattiva comunicazione siano proprio gli organizzatori e il sindaco di Montesilvano. 

Nel Comunicato n. 96 del 1° marzo 2020 il ministro della Salute scriveva: “Le migliori energie del Paese sono al lavoro senza sosta per affrontare la situazione. Grazie a chi in queste ore sta facendo tutto il possibile. Le istituzioni devono lavorare insieme nel massimo coordinamento, come sta avvenendo. Sono però fondamentali anche i comportamenti individuali. Ciascuno può  fare la propria parte per contenere la diffusione del contagio seguendo le 10 indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità”. 

Regole che sono state diffuse il 17 febbraio scorso e che davano un primo indirizzo per il contenimento del virus. Lo stesso 4 marzo il decreto è stato firmato dal presidente del Consiglio: “sono sospese – si legge nel documento – le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.

Buon senso avrebbe voluto che gli organizzatori avessero rinviato la manifestazione visto che, già dalla mattina del 4 marzo, si dava per certo l’approvazione del decreto con i limiti indicati. Ma c’è di più.

I due decreti del governo

Alla data del 5 marzo 2020, il Governo ha adottato due decreti-legge riguardanti l’emergenza epidemiologica da COVID-19:

1) il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, approvato dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica, in via definitiva, il 4 marzo 2020;

2) il decreto legge 2 marzo 2020, n. 9, recante misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 (A.S. 1746), all’esame, in prima lettura, della Commissione bilancio del Senato.

Il dettaglio

Il primo decreto-legge elencava, già il 23 febbraio scorso, le misure da adottare. Tra queste:

– il divieto di allontanamento e quello di accesso al comune o all’area interessata;

– la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato (anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso), anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico.

Sempre il D.P.C.M. 23 febbraio 2020  specificava le misure di contenimento del contagio nei comuni delle Regioni Lombardia e Veneto indicando gli undici comuni interessati. Il successivo D.P.C.M. 25 febbraio 2020 recava ulteriori misure urgenti in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica, con “particolare riferimento a misure previste per le scuole e per le università, alcune valide nei comuni delle regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Liguria e Piemonte e altre su tutto il territorio nazionale.”

Con il D.P.C.M. 1° marzo 2020 che reca ulteriori misure urgenti il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, “ha adottato un proprio decreto che recepisce e proroga alcune delle misure già adottate per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e ne introduce ulteriori, volte a disciplinare in modo unitario il quadro degli interventi e a garantire uniformità su tutto il territorio nazionale all’attuazione dei programmi di profilassi.”

E si arriva, dunque, al Testo del Dpcm 4 marzo 2020 dove si legge che “sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza”.

Era il caso di annullare l’evento di Montesilvano? Per il sindaco e gli organizzatori no.

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