È possibile che i giudici archivino un caso come quello di David Rossi, capo della comunicazione di Monte dei Paschi di Siena precipitato dalla finestra del suo ufficio il 6 marzo 2013? In Italia è possibile.
di Antonio Del Furbo
“David aveva paura, non so per quale motivo ma lui avvertiva il pericolo di essere incastrato”.
A dirlo è la moglie di David Rossi, Antonella Tognazzi. Di chi aveva paura Rossi? Non si sa perché, appunto, la prima indagine sulla morte è stata archiviata come suicidio nonostante le testimonianze confermassero il clima di pressione che la vittima avvertiva dopo essere finito nell’inchiesta sul “buco” nei bilanci di Mps. La squadra mobile di Siena caldeggiò l’ipotesi dell’omicidio.
Ora spunta un video, registrato dalle telecamere di sicurezza, in cui si vede cadere David Rossi dall’ufficio di Rocca Salimbeni dal terzo piano di un palazzo del IV secolo, quartier generale di Mps. Dopo circa un’ora sul posto arrivano due uomini: si tratta di Giancarlo Filippone e Bernardo Mingrone. Il primo è un collega del manager nonché amico dell’ex responsabile della comunicazione di Mps. Filippone viene allertato della Tognazzi preoccupata dal mancato rientro del marito. Rossi telefona nel pomeriggio alla moglie dicendole informandola dell’imminente rientro a casa. Trascorsa un’ora la donna avverte Filippone.
David Rossi cade a terra alle 19.58 e per circa venti minuti agita il braccio e una gamba.
Alle 23.18 Filippone chiama i carabinieri e li informa di quello che è successo:
“Sono uscito dal lavoro alle 18, successivamente sono stato contattato dalla moglie di Rossi, la quale non ricevendo risposte dal marito mi pregava di andare a chiamarlo. A questo punto prima gli ho inviato un sms alle ore 19.41 (…), non ottenendo risposta, dopo aver aspettato un po’, mi sono recato in ufficio alle ore 20.30 e quando sono entrato nella stanza ho visto la finestra aperta, ho guardato di sotto e ho visto il corpo esanime di David”.
L’arrivo di Filippone e Mingrone
Sempre la sera stessa Mingrone riferisce ai carabinieri:
“Alle 20.40 mentre uscivo e stavo conversando al telefono, esattamente mentre mi trovavo nel corridoio al piano terra dell’edificio e mi avviavo verso l’uscita principale, mi veniva incontro il portiere insieme a un altro uomo (Filippone, ndr) che gesticolava vistosamente e confusamente. Il portiere mi diceva le seguenti parole: ‘David Rossi’ poi ‘finestra’, a quel punto dopo aver attaccato il telefono interveniva il collega di Rossi (Filippone, ndr) il quale mi ha detto che David Rossi si era buttato dalla finestra.”
Il video integrale dura 58 minuti e 20 secondi. Filippone e Mingrone compaiono al minuto 56 e 18″, ovvero poco prima dell’arrivo dei soccorsi. Dunque, secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due si sono affacciati dalla finestra dell’ufficio di Rossi e si sono accorti del corpo del manager senza vita. Sono scesi, sono andati nel vicolo e hanno chiamato i soccorsi.
Molti gli indizi che fanno pensare a un omicidio, primo fra tutti la dinamica della caduta dell’uomo. Rossi, atterrando sul marciapiede di schiena assume una posizione simile a quella assunta da chi è stato sospinto e buttato dalla finestra. Il braccio destro, ad esempio, spunta più in alto del sinistro nella caduta. A chiarirlo è Luca Scarselli l’ingegnere perito di parte:
“Uno che si siede sulla finestra e si sospinge all’indietro,come accade nei subacquei e come ci dicono le leggi della fisica, le spalle e la testa dovrebbero subire una rotazione e, quindi, Rossi non sarebbe potuto cadere in quel modo. Senza rotazione e con una forte componente verticale.”
Il braccio destro di David Rossi più alto del sinistro come se fosse stato sospinto
“Era una ferita lacero contusa occipitale, di dimensioni assai ridotte e triangolare”
A dirlo Gian Aristide Norelli, Primario medicina legale e perito diparte.
Alle 20.27, ora del video, nella stradina entra un uomo che, avrebbe chiamato l’ambulanza. Alle 20.32 cade un orologio dall’alto e si scopre che contemporaneamente alla caduta dell’oggetto, dal cellulare di Rossi parte una telefonata al 4099009 che potrebbe essere il numero di un conto bancario. L’avvocato della difesa, Luca Goracci, fa svolgere una perizia sul computer di David Rossi che accerta che nel pc sono stati effettuati degli accessi durante la notte. Nella banca ci sarebbero state un quindicina di persone mentre gli inquirenti ne hanno interrogato solo tre.
Poi ci sarebbero altri indizi come quelli dei tre biglietti che David scrisse per la moglie ma poi stracciò.
“Ciao Toni amore scusa”.
Ma la donna riferì che:
“lui non mi chiamava mai Toni, mi chiamava Antonella, lui non mi diceva mai amore e non era il tipo che chiedeva scusa”.
Ancora. Le telecamere di sorveglianza registrarono, appena dopo la caduta del corpo, anche il precipitare di un oggetto. Infine, non si capisce per quale motivo Rossi avesse una ferita alla testa compatibile con un corpo contundente, abrasioni sugli arti, ematomi sulle braccia, sulle gambe e sul corpo.
Ora la Procura ha riaperto il fascicolo e predisposto la simulazione della caduta.
Il quadro di quei giorni era molto torbido. Due giorni prima della sua morte Rossi aveva inviato una e-mail criptica al CEO della banca, Fabrizio Viola.
“Voglio garanzie di non essere sopraffatto da questa cosa. Ci sarebbe da fare tutto subito, prima di domani. Mi potete aiutare?”
Rossi era il braccio destro dell’ex presidente della banca Giuseppe Mussari, che ha permesso nel 2008 l’acquisizione con 7.500.000.000$ di Banca Antonveneta. A quel punto una gran fetta di analisti bancari hanno rilevato che Monte Paschi abbia pagato troppo per quell’acquisizione in cui la Deutsche Bank ha finanziato l’intero ammontare.
Il New York Post riferisce che:
“Nello stesso anno dela morte di Rossi, i regolatori europei e statunitensi hanno cominciato a sondare quello che sarebbe diventato noto come lo scandalo Libor, in cui i banchieri di Londra cospiravano per manipolare il London Interbank Offered Rate – il tasso d’interesse che le banche applicano sui mutui e prestiti personali in tutto il mondo. Il tasso era determinante anche per l’operazione di Monte Paschi fatta per finanziare l’acquisto di Banca Antonveneta. Lo scandalo sarebbe costato alle banche internazionali – in particolare a Deutsche – quasi $ 20 miliardi di multe. Inoltre, Monte Paschi è stato coinvolto in derivati rischiosi che hanno avuto pesanti perdite durante la crisi finanziaria del 2008.