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Michela Giuffrida, la giornalista assunta dalla Giunta di Nello Musumeci a 160mila euro. Mentre le imprese sono senza soldi

Michela Giuffrida, la giornalista assunta dalla Giunta di Nello Musumeci a 160mila euro. Mentre le imprese sono senza soldi

Nella finanziaria siciliana l'Assemblea non ha trovato soldi per le aziende che chiedono aiuti post-covid. Ma per Michela Giuffrida sì.

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La delibera di Giunta arriva e mette un bel po’ di soldi in tasca alla portavoce del Presidente della Regione siciliana di recente nomina. Si tratta di ben 160mila euro fra stipendio e indennità che percepirà l‘ex eurodeputato del Pd, la giornalista Michela Giuffrida.

La norma, ben nascosta nelle pieghe della legge di stabilità siciliana, è stata approvata in finanziaria e passata per un solo voto, con 27 favorevoli e 26 contrari. A votare contro i deputati del M5s, del Pd e Claudio Fava. Dodici parlamentari non hanno votato pur risultando presenti.

Caos in aula

“È scandaloso che il portavoce del presidente, in un momento in cui c’è gente che non riesce a fare la spesa, guadagni più di un primario impegnato a contrastare il Covid19 o quasi quanto un dirigente generale della Regione che ha responsabilità amministrative e anche penali”, spiega a Blog Sicilia il deputato pentastellato Giorgio Pasqua. Dopo il voto il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, ha sospeso i lavori sulla manovra.

La norma

“L’aumento che temevamo c’è stato e sarà piuttosto consistente – afferma Pasqua – nonostante le smentite della Regione e alla faccia dei tantissimi imprenditori e commercianti siciliani stritolati dall’emergenza Covid19. Quando il governo Musumeci si muove fa solo danni, a questo punto meglio che continui a rimanere in catalessi, come ha fatto per gran parte della legislatura”.

Ignorato il contratto dei giornalisti

“Tra paga base, indennità variabile e indennità di risultato – aggiunge Pasqua – se non siamo ai 160 mila euro lordi, ci siamo molto vicini, proprio come avevamo denunciato, e comunque, anche se così non fosse, anche solo 100 mila euro lorde sarebbero una cifra spropositata”. “Bastava applicare il contratto nazionale dei giornalisti e nessuno avrebbe trovato nulla da ridire, invece si è voluto andare molto oltre e per giunta in un periodo veramente terribile per tutti, quanto in tantissimi non riescono a mettere assieme il pranzo con la cena”. Il contratto dei giornalisti è stato invece negato ai giornalisti dell’Ufficio stampa reclutati con un irregolare contratto dei dipendenti regionali con la motivazione, in sede di contrattazione, proprio della carenza di risorse.

Pochi spicci alle imprese

L’Ars siciliana, dunque, trova fondi per ben pagare Giuffrida ma stanzia pochi fondi alle imprese. Anzi, quasi nulla. Tanto che il presidente di Confcommercio, Patrizia Di Dio, spiega: “Oggi ci attendiamo un sussulto di orgoglio e dignità dalla classe politica siciliana, perché se sarà approvata la Finanziaria regionale senza sostegni alle imprese ci troveremo di fronte al più grande scippo della storia recente alla Sicilia che produce e che dà lavoro”.

Le imprese abbandonate

“Da un anno ormai le imprese aspettano un segnale. Nelle ultime 48 ore, dopo la nostra protesta a gran voce, pensano di relegare le nostre legittime richieste in un ordine del giorno? Qual è dopo un anno la strategia politica della nostra classe politica verso la prima questione di cui si deve occupare?” chiede Di Dio. “È come se mentre fuori c’è il terremoto qualcuno pensa a innaffiare i fiori in giardino”.

“Incredibile che ci siano zero euro nella Finanziaria della Regione siciliana. Inaccettabile! Nonostante abbiamo spiegato che siamo noi, imprenditori e commercianti, il vero motore della produttività di una Sicilia che vive prevalentemente di terziario, servizi e turismo e che siamo noi a produrre il gettito fiscale indispensabile per fare la Finanziaria, la risposta è stata: mi dispiace” conclude Di Dio.

160 mila euro a Michela Giuffridda

La Giuffridda è stata corrispondente de La Repubblica e collaboratrice di Radio Capital, Rai e Mediaset.Poi arriva la politica. Nel 2014 si candida alle elezioni europee con il Partito Democratico, sostenuta dal movimento Articolo 4, fondato dal deputato regionale Nicola Leanza, nella circoscrizione Italia insulare.

Con 92.795 voti è eletta al Parlamento europeo. Aderisce al Gruppo Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. È componente della Commissione per lo Sviluppo Regionale e delle Delegazioni alle Assemblee parlamentari dell’Unione per il Mediterraneo e di quella mista ACP-UE. Si ricandida per un secondo mandato alle elezioni europee del 2019 per il PD nella Circoscrizione Italia insulare. Con 52.431 preferenze si piazza in quarta posizione non risultando rieletta. Il 4 gennaio 2021 è nominata portavoce del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. A 160mila euro.

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