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Mi dica signor ministro dell’Interno…

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Mi dica signor ministro delll’Interno se lei è ministro dell’Interno o presidente del Consiglio ombra. Mi dica signor ministro dell’Interno qual è il suo vero ruolo in questo governo giallo-verde, a tratti nero. Vorrei saperlo signor ministro dell’Interno visto che, come lei ben sa, c’è un premier che non parla, rimane muto, nascosto. 

Antonio Del Furbo

Poi, signor ministro dell’Interno, da semplice cittadino vorrei sapere tante altre cose. Vorrei chiederle, ad esempio, se all’orizzonte intravede qualcosa che vada oltre la “politica del  barcone”. Glielo chiedo perché, sa, girando l’Italia ascolto tante voci e al Nord, nel suo Nord, le voci cominciano a essere critiche nei suoi confronti. 

Provi a sentire, ad esempio, qualche imprenditore che attende chiarimenti sulla Flat tax. Provi a sentire qualcuno che, fino a ieri, aspettava con ansia il “saldo a stralcio” o, come altri precisano, la “pace fiscale” e oggi hanno appurato che, al momento, nulla di tutto questo avverrà. E chi glielo dice ora ai contribuenti in difficoltà che il governo non ha le coperture per questa operazione? Nessuna sanatoria, dunque, delle cartelle esattoriali per i debiti fino a 100mila euro. Per ora, gli italiani si terranno i loro debiti. E se, in questo arco di tempo, subiranno pignoramenti, non avranno diritto alla restituzione dei beni messi all’asta dallo Stato.

Mi dica signor ministro, che fretta c’era di depositare alla Camera la proposta di legge, prima firmataria la leghista Barbara Saltamartini, per renderne obbligatoria l’esposizione della Croce nei luoghi pubblici? Vorrebbe, per caso, far sottindere che l’obbligatorietà dell’esposizione nelle scuole, nelle università, nelle accademie, nelle carceri, in tutti gli uffici pubblici, nei consolati, nelle ambasciate e, infine, nei porti, possa aiutare a distrarre la massa dalle cose che incidono sulla quotidianità? Non credo, signor ministro.

Mi spieghi signor ministro, che fretta c’era (anche qui) raggiungere Roma ladrona, conquistare il parlamento con una forza come quella del Movimento 5 stelle che si sta scogliendo come neve al sole e incontrare, nelle segrete stanze, quelli che saranno i nuovi vertici della Rai. Ma i partiti non dovevano rimanere fuori da viale Mazzini, signor ministro? Che fine farà Fabrizio Salini, sarà o no il direttore generale? E Giovanna Bianchi Clerici occuperà la poltronissima della Presidenza o la scalzerà Gianmarco Mazzi, ex socio di Lucio Presta, già direttore artistico del Festival di Sanremo ai tempi di Flavio Cattaneo, grande amico di Ignazio La Russa e di An?

Signor ministro, come mai lei che ha sempre parlato male delle Cooperative oggi accoglie con favore il sostegno all’Alleanza delle Cooperative nel decreto Dignità? Ma non erano quelli rossi, sporchi e cattivi, quelli delle Coop, che hanno sempre fatto “cartello” e impedito il progresso liberale? E poi, signor ministro, cosa pensa della reintroduzione dei voucher?

E sulla Giustizia, signor ministro, possibile che non riesca a dire nulla di nuovo se non “ci attaccano perché siamo forti”? E allora vuoi vedere, signor ministro, che in Italia esiste un problema Giustizia, più o meno dal 1992, in cui giudici e tribunali hanno sventolato manette per far cadere governi, processare innocenti in nome di poteri non ben identificati? 

E lei, signor ministro, quei tempi dovrebbe ricordarli bene perché il suo partito mostrava cappi in parlamento.

Buon lavoro, signor ministro.

 

 

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