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Il miglior direttore di tg degli ultimi duecento anni torna, ancora una volta, a tracciare una riga netta tra lui e il resto del mondo. Questa volta attacca Giovanni Toti, direttore responsabile di Studio Aperto e Tg4, colpevole di essere in pole position come portavoce nazionale di Forza Italia, quindi, in conflitto d’interessi. Peccato che il ‘signorino’ Mentana dimentichi di essere stato messo in Rai dal Partito Socialista.

Il miglior direttore di tg degli ultimi duecento anni torna, ancora una volta, a tracciare una riga netta tra lui e il resto del mondo. Questa volta attacca Giovanni Toti, direttore responsabile di Studio Aperto e Tg4, colpevole di essere in pole position come portavoce nazionale di Forza Italia, quindi, in conflitto d’interessi. Peccato che il ‘signorino’ Mentana dimentichi di essere stato messo in Rai dal Partito Socialista.

Mentana, addirittura in apertura di Tg, si è posto il dilemma:”Ho sempre considerato il mio mestiere il più bello di tutti, e quindi continuo a non capire i miei colleghi che, a ogni elezione, si candidano nelle file dei vari partiti”. Quindi il nocciole del problema:”Toti, è quotidianamente nelle cronache politiche perchè in predicato di assumere un ruolo nel partito di Forza Italia. E non passa giorno senza che se ne segnalino le partecipazioni a riunioni e incontri, o presenze nella sede del movimento”. Il ‘signorino’ sentenzia:”Come può garantire l’indipendenza delle testate? Non sarebbe stato doveroso almeno sospendersi dalla guida dei due tg in attesa di finalizzare la trattativa? Per rispondere a queste mie osservazioni Toti cita a sproposito gli esempi di Santoro e Gruber: nessuno dei due era direttore di un telegionale, Santoro era addirittura stato messo nell’impossibilità di lavorare (Toti è giovane, ma chieda al suo leader perché), e la Gruber ovviamente lasciò il suo lavoro di conduttrice appena fu annunciata la sua candidatura”. Non si capisce per quale motivo Toti dovrebbe chiedere al suo editore il motivo del defenestramento di Santoro e delle Gruber quando, invece, sarebbe più naturale e interessante che glielo chiedesse lui in qualità di giornale concorrente ed ex dipendente. Sì perché, sempre per non dimenticarlo, Mentana, dopo essere stato assunto in Rai grazie al Psi di Craxi, è volato tra le braccia del rinnegato Silvio. E, visto che ci si è trovato bene, ci è rimasto per diciotto lunghi anni. Ha celebrato l’inizio dei ‘Mani pulite’ cavalcando la finta rivoluzione del ’92.

Ma perché Enrico Mentana non si è posto il problema quando, altri suoi colleghi, hanno imbracciato la carriera politica? Chissà. Eppure Toti è stato chiaro:”Se il direttore Mentana leggesse i giornali, capirebbe che ancora non rivesto alcuna carica all’interno di alcun partito politico, né so se mai la ricoprirò in futuro. Quanto ai rapporti tra giornalismo e politica chiedesse a Santoro, Gruber e Ruotolo: due di questi tre sono stati politici, uno no solo perché non ce l’ha fatta. Quando deciderò di scendere in politica certamente mi dimetterò dai tg che dirigo. Mentana stia tranquillo: sarà il primo a saperlo”. 

ZdO



 

 

 

 

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