Il periodo, si sa, è quello che è. E la strada per un incarico, se c’è, si accetta. Ma in silenzio. Perché se poi qualcuno se ne accorge e dà la notizia può esserci un po’ d’imbarazzo. Per chi lo dà e chi lo riceve. L’incarico, ovviamente.
A quanto pare, però, il sindaco di San Giuliano Milanese – città di 40mila abitanti a sud di Milano – Marco Segala non si è per nulla imbarazzato nel nominare assessore – udite udite – la propria fidanzata. E senza perdere tempo. Segala, infatti, fresco fresco di elezioni – confermato con il 75% dei voti – qualche ora dopo ha annunciato la nomina in giunta di Nicole Marnini, 26enne leghista eletta in consiglio comunale, con cui ha una relazione dal 2018. Per la verità si tratta anche qui di una conferma, visto che Marnini era assessora uscente a Cultura, Turismo e Giovani nella prima giunta di Segala fin dal 2016. Ma rispetto allo scorso mandato, a far discutere sulla scelta del sindaco c’è il fatto che i due facciano coppia fissa da ormai tre anni.
“Un chiaro conflitto d’interesse“, tuonano i sei consiglieri di minoranza. Critiche che la nuova/vecchia assessora non vuol nemmeno ascoltare: “Alle ultime elezioni ho preso il triplo dei voti, 300 preferenze. Significa che per i sangiulianesi ho lavorato bene”, dice.
Marco Segala conferma che la relazione “non è un segreto per nessuno”, ma – precisa “è la nostra vita privata, che rimane fuori dalla giunta di San Giuliano. Nicole è un ottimo amministratore e merita la riconferma. E da sola ha preso gli stessi voti dei cinque consiglieri del centrosinistra. Io e lei – precisa – ci frequentiamo, non siamo parenti, congiunti e nemmeno conviventi“. “Una furbata per aggirare una norma che vieta le nomine di parenti fino al quarto grado“, ribattono dall’opposizione in una nota. “Aver preso un grande numero di preferenze non obbliga il sindaco a nominare la sua fidanzata, la quale sarebbe potuta restare in consiglio comunale come deciso dai cittadini di San Giuliano”.