Il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, dopo un incontro tra Conte e Di Maio, definiscono positivo il clima.
L’Adnkronos riferisce di un’intesa sui Pos. Il via libera sull’obbligo dei pagamenti, però, arriverà dopo la sforbiciata sulle commissioni bancarie. L’intesa c’è stata anche sull’inasprimento delle pene per il carcere ai grandi evasori.
Anche se dal governo Conte spiega che il via libera definitivo alla Manovra arriverà dopo ulteriori accordi “bilaterali” il dado è ormai tratto.
Stamani l’incontro chiarificatore Conte-Di Maio, nel pomeriggio gli appuntamenti con le delegazioni, tutt’ora in corso a Palazzo Chigi: per i 5 Stelle da Conte e Gualtieri sono andati, oltre allo stesso Di Maio, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, la viceministra all’Economia Laura Castelli e il ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.
L’accordo su Pos e carcere sarebbe arrivato proprio nell’ultimo incontro.
Mettere in salvo la legge di bilancio. È la ‘mission’ del premier Giuseppe Conte e del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. L’invito arrivato è quello di non scaricare le tensioni sulla manovra e sull’esecutivo, considerato anche il faro acceso dall’Unione europea. L’obiettivo del presidente del Consiglio è quello di trovare un accordo complessivo e il faccia a faccia con le forze politiche della maggioranza è servito per evitare l”incidente che si è registrato con il Cdm che a notte inoltrata ha dato il via libera a salvo intese alla manovra.
Il dettaglio
Accordo, dunque, su alcuni provvedimenti che, specie negli ultimi giorni, avevano alzato il livello di scontro fra i partiti che sostengono il governo Conte.
Contanti, Pos e carcere
La stretta sul prelievo dei contanti e le multe per i commercianti che non utilizzano il Pos partiranno a luglio 2020, mentre il carcere agli evasori, inserito nel decreto fiscale, andrà in vigore alla conversione in legge del dl. Le pene previste vanno “da 4 a 8 anni partendo da una somma evasa da 100mila euro” spiega il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.
Regime forfettario
Del regime forfettario per le partite Iva se ne discuterà, invece, nei prossimi giorni così come della manovra di bilancio.
Moneta elettronica
L’incentivo all’utilizzo della moneta elettronica in funzione antievasione arriverà a gennaio 2021: si tratta di un superbonus ‘della Befana’ e premierà le spese effettuate con carte e bancomat a partire da luglio 2020. Il cashback servirà a premiare quelli che faranno acquisti tracciabili in settori ad alto rischio evasione. Nell’elenco, ancora in via di definizione, entrerebbero quindi parrucchieri ed estetista, ma anche officine ed elettrauto, oltre a elettricisti e idraulici e ai ristoranti. L’obiettivo del governo, però, è quello di ampliare la lista il più possibile includendo, ad esempio, anche medici e dentisti. Le risorse a disposizione restano 3 miliardi, che si tradurrebbero in un bonus tra i 300 e i 500 euro che dipenderà anche dalla platea: l’ipotesi è che l’uso raddoppi, passando dagli attuali 6-7 milioni di utenti a 15 milioni.
Flat tax
Sulle partite Iva in particolare si va verso un allentamento della stretta sulla flat tax. In particolare la maggioranza avrebbe trovato l’intesa per mantenere, per chi ha redditi entro i 65mila euro, il regime pienamente forfettario, senza introdurre il calcolo analitico del reddito. Rimane, però, il nodo legato ai paletti per l’accesso al regime, a partire dal tetto alle spese per gli investimenti.