In tutta la regione è scattato il piano d’emergenza. Operai rimasti bloccati nelle fabbriche e danni ingenti alle aziende agricole. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, domani presenterà la richiesta.
In tutta la regione è scattato il piano d’emergenza. Operai rimasti bloccati nelle fabbriche e danni ingenti alle aziende agricole. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, domani presenterà la richiesta.
Crollano case nel pescarese
A Bussi e ad Abbateggio sono crollate parti di abitazioni. Per fortuna non ci sono stati né feriti né per questi episodi né per le altre emergenze, legate per lo più alla viabilità della Val Pescara. Sempre a Bussi c’è stato uno smottamento stradale. Sulla strada comunale che conduce da San Valentino a Piano D’Orta, in località Cavone, un pezzo di strada è franata così come a Roccamorice. Il fiume Pescara continua ad essere fuori dagli argini tra Scafa e Manoppello. Le scuole restano chiuse in alcuni comuni della Val Pescara e nel pomeriggio sono state evacuate altre 39 persone tra Scafa e Bussi, oltre quelle evacuate questa mattina a Scafa
Pescara: il punto della situazione
Un comunicato diffuso pochi minuti fa l’assessore alla Protezione Civile di Pescara Berardino Fiorilli fa il punto della situazione:”le scuole cittadine, di ogni ordine e grado, resteranno chiuse nella giornata di domani; evacuato l’intero quartiere del Villaggio Alcyone, 400 abitanti sui 1.500 residenti, di cui buona parte trasferiti all’alba in pullman nel palazzetto dello sport di via Rigopiano dove, con la collaborazione di Croce Rossa, Misericordia e tutte le Associazioni di volontariato, abbiamo attrezzato in tempi record brandine, coperte, con la fornitura dei pasti. Decine le strade transennate in quanto allagate, ovvero impraticabili, e monitorate tutte le frane che si sono registrate nel corso della giornata, da Colle Breccia a strada vicinale Mambella-via Valle Fuzzina e via Fonte Borea. Sono questi alcuni degli interventi partiti la notte scorsa e proseguiti per l’intera giornata, una giornata che per molti aspetti è stata drammatica, tragica, in cui l’ondata di maltempo ha purtroppo riversato tutta la sua violenza sulla città con un evento straordinario e senza precedenti”. I primi allagamenti hanno interessato via Pepe, via Elettra, via Marconi, via Pollione, via Aneto, via della Torretta e poi a cascata tutta la città a macchia di leopardo, quindi via Nazionale Adriatica nord, via Caravaggio, con 70 centimetri d’acqua, via Gabriele d’Annunzio, viale Pindaro, strada Comunale Piana, via Alento, dove subito si sono allagati la Cittadella della Solidarietà della Caritas e la Casa circondariale. “Alle 4 della scorsa notte – ha proseguito l’assessore – abbiamo attivato il Coc, il Centro Operativo Comunale, presso il Comando della polizia municipale, non appena abbiamo verificato che il Fosso Vallelunga stava superando i livelli, raggiungendo il ponte pedonale che collega via Scarfoglio con Villaggio Alcyone, determinando l’ordine immediato di evacuazione dell’intero quartiere, ossia 400 abitanti su 1.500 residenti, dunque tutti coloro che vivevano nelle zone immediatamente limitrofe al Fosso. Alle 4.10 abbiamo dirottato sul quartiere 4 pullman della Gestione Trasporti Metropolitani, le unità della Protezione civile, la Polizia municipale, Questura e Carabinieri e abbiamo chiesto al parroco di far suonare le campane della chiesa a tambur battente per allertare la popolazione di essere in presenza di un evento straordinario, mentre i volontari hanno letteralmente fatto il porta a porta, bussando e citofonando a ogni campanello, per chiedere alla popolazione di lasciare la propria casa per essere trasferita in una sistemazione d’emergenza a fronte dell’imminente pericolo. Intorno alle 5 l’evacuazione ha preso forma: oltre 200 persone hanno nell’immediato lasciato casa con mezzi propri per farsi ospitare in casa di amici e parenti; altri 200 sono stati temporaneamente trasportati nel palazzetto dello sport di via Rigopiano, dove però in serata sono rimaste solo 13 persone, appartenenti a tre nuclei familiari, persone che ora trascorreranno la serata presso l’Hotel Duca D’Aosta, dunque in una sistemazione sicuramente più confortevole. Nel frattempo, mentre è proseguita la sorveglianza sul Fosso Vallelunga, in mattinata sono arrivate, una dopo l’altra mille emergenze, oltre agli allagamenti, anche le frane in diverse aree collinari della città, dunque la collina di San Donato, via Fonte Borea, via Caravaggio, via Colle Scorrano, strada delle Fornaci, via Prati, via Catani, via Valle Furci, strada Vicinale Mambella-via Valle Fuzzina, dove la terra ha trascinato con sé alberi e pali della pubblica illuminazione; via Colle Renazzo, Belvedere-San Silvestro, strada Colle Pizzuto, strada Ciafardella, via Francesco Paolo d’Annunzio, via Polacchi, frane tutte sottoposte a monitoraggio con il posizionamento di transenne”. Alle 9 c’è stato l’allarme anche in via Caduti per Servizio, al civico numero 48, dove l’enorme quantità di pioggia caduta ha determinato il cedimento di una collina che ha provocato la rottura del muro di contenimento di cemento armato, riversando lungo via Caduti per Servizio un mare di acqua e fango. È stata disposta l’evacuazione del palazzo immediatamente prospiciente il muro, 12 famiglie in tutto: 10 hanno subito trovato una sistemazione alternativa autonoma; per due famiglie con diversamente abili presenti ha ottemperato il Comune trovando una sistemazione temporanea presso strutture d’accoglienza. Quindi l’allarme dell’allagamento dalla Casa Circondariale dove sono state messe a disposizione 200 coperte. 60 lampade d’emergenza, 50 brandine da campo, 150 berretti di lana e 150 paia di guanti. A fornire i pasti è stata la Caritas, nonostante l’allagamento dei locali, mensa compresa, della Cittadella di via Alento. “Altro problema con il quale stiamo combattendo da stamane è il black out di mezza città – prosegue Fiorilli – sostanzialmente da San Donato sino a Porta Nuova-via Misticoni-via D’Annunzio, a causa dei guasti alle centraline dell’Enel invase dall’acqua e dunque spente per evitare di bruciare i trasformatori, un disagio che ci ha però costretto a portare in ospedale molti utenti che vivono grazie ad apparecchiature di assistenza alla respirazione artificiale, e anche a provvedere a minime forniture alimentari agli utenti più anziani. E purtroppo a oggi l’Enel non è ancora in grado di dire quando sarà possibile ripristinare l’erogazione dell’energia elettrica. Ai cittadini chiediamo di collaborare per superare insieme una situazione di assoluta emergenza che non ha colpito solo Pescara, ma l’intera costa adriatica, rimanendo a completa disposizione della popolazione per qualunque necessità. Intanto tutte le scuole, di ogni ordine e grado, dunque asili nido, materne, elementari, medie inferiori e superiori resteranno chiuse anche domani, martedì 3 dicembre, sia per gli studenti che per il personale scolastico, dirigenti, docenti e operatori”.
La Provincia di Pescara comunica la situazione delle strade
Le squadre della Provincia di Pescara sono a lavoro dalle prime ore della mattina per fronteggiare e ridurre i disagi alla circolazione provocati da frane e smottamenti, causati dalla pioggia incessante e torrenziale, in vari punti della provincia. Gli interventi hanno riguardato la rimozione di fango e detriti, dove possibile, ma nonostante questi lavori promossi nell’immediatezza dell’emergenza, è stato necessario chiudere al traffico alcuni tratti, dove si sono verificate delle frane. Ecco quali sono le strade interessate – in talune zone – alle chiusure: Sp 1 tra Città Sant’Angelo ed Elice in contrada Villa Cipressi (km 14 + 300); Sp 10 all’ingresso e all’uscita del centro abitato di Farindola; sr 16 bis nei pressi del cimitero di Spoltore, in direzione Cappelle, nei pressi di Fosso Grande; Sp 33 nei pressi dell’abitato di Civitella, sotto lo zoo parco La Rupe; Sp 51 tra Torre de’ Passeri e Pietranico; Sp 64 all’ingresso di Roccamorice; Sp 65b, variante di Abbateggio; La situazione, però – riferisce una nota dell’uffuicio stampa della Provincia – è in continua evoluzione, viene aggiornata e monitorata dai tecnici in maniera costante, e solo nei prossimi giorni si potra’ mettere a punto un bilancio definitivo perché proseguono le segnalazioni dal territorio. In via precauzionale, inoltre, sono stati chiusi dalla Provincia alcuni ponti, sempre di competenza provinciale: Sp 3 ponte sul fiume Fino, tra Picciano e Elice; Sp 35 Catignano – Tarallo, ponte in corrispondenza del fiume Nora; Sp 41 Ponte delle Fascine a Cepagatti, in prossimità del centro commerciale Megalò; sp 57 ponte sul fiume Pescara in località Manoppello Scalo; Sp 73 ponte della variante di Torre de’ Passeri; Ponte della Bretella tra il raccordo autostradale di Chieti e la sr 602, nel territorio di Cepagatti. Dal presidente della Provincia Guerino Testa e dall’assessore ai Lavori pubblici Roberto Ruggieri parte un messaggio a tutti i cittadini affinchè “si muovano, in auto e a piedi, con la massima prudenza, evitando di raggiungere (anche se solo per curiosita’) le zone più a rischio, in particolare i ponti”.
Montesilvano: situazione sotto controllo
Montesilvano ha avuto la sua emergenza sulla zona del lungofiume, dove il Saline è esondato, e su altre zone, in particolare su via Vestina e i dintorni e il lungomare. Alcune traverse di via Moro si sono allagate e la pioggia ha causato frane e smottanti nella zona di Montesilvano Colle. Sono state evacuate 60 famiglie nella zona del lungofiume. Tra loro, anche la famiglia di una donna agli arresti domiciliari e con sei bambini piccoli. Il Comune di Montesilvano ha disposto per domani la sospensione delle sole attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado
Cepagatti: evacuate 11 famiglie
Il sindaco Sirena Rapattoni ha firmato un’ordinanza sulle norme comportamentali di autoprotezione da adottare da parte dei cittadini nelle aree soggette a rischio inondazione per la tracimazione dei fiumi Pescara e Nora. Nel provvedimento, si chiede di non occupare o pernottare nei locali a piano strada o sottostanti il piano strada o locali inondabili, di predisporre paratie a protezione dei locali al piano strada, chiudere le porte di cantine e seminterrati, porre al sicuro i veicoli, non sostare su passerelle e ponti o nei pressi degli argini dei fiumi, limitare gli spostamenti evitando sottopassi e avvallamenti. Ai cittadini si chiede anche di tenersi informati attraverso il sito internet del Comune o attraverso il sito regionale del Centro funzionale della Protezione civile. A Cepagatti è stato necessario anche evacuare undici famiglie in contrada Buccieri.
Teramo: dipendenti intrappolati in azienda
I vigili del fuoco di Teramo stanno stilando la lista degli interventi dovuti all’allagamento, dando precedenza al soccorso a persone. Oltre a Valle Cupa di Colonnella dove diverse persone sono rimaste intrappolate nelle aziende alla zona industriale da fango ed acqua, interventi si sono registrati anche in abitazioni isolate e difficilmente raggiungibili nell’entroterra dove vivono persone anziane e con difficoltà fisiche. In un caso è stato soccorso un malato di Alzhaimer. Frane e allagamenti anche nel comune di Valle Castellana che è completamente isolato. il presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra rilancia:”Questa è un’emergenza nazionale – sottolinea il presidente – il Governo non può far finta di nulla, abbiamo bisogno di un Piano straordinario e pluriennale per la messa in sicurezza e la manutenzione del territorio”. Catarra chiede:”che il Parlamento approvi con urgenza la proposta di legge per scorporare dal Patto di stabilità gli investimenti per la difesa del territorio, basata sul presupposto che 1 euro speso in prevenzione determina un risparmio di 10 euro in riparazione dei danni”.
Pineto: scuole chiuse
Anche il Comune di Pineto ha disposto l’apertura del Centro Operativo Comunale (Coc). Il ponte che collega il Quartiere dei Fiori alla strada provinciale 28 è inagibile. Su tutto il territorio è scattata la sospensione delle attività didattiche. Il torrente Calvano nei pressi del ponte Zappacosta, ha esondato in mattinata nella frazione di Borgo Santa Maria. A essere interessata soprattutto la scuola elementare di Borgo Santa Maria, dove circa 20 centimetri di acqua e fango si sono riversati all’interno dell’edificio e per la cui rimozione si sono adoperati fin da subito gli operatori comunali. Un’altra esondazione è avvenuta nella zona di Pineto centro, prossimità di largo Pertini, nelle strade di via Mazzini, via Livorno, via Garibaldi, parte di via D’Annunzio e via Cristoforo Colombo. A Campli la viabilità comunale è stata rallentata a causa di frane, smottamenti, alberi caduti. La situazione più critica viene al momento registrata nella parte bassa del Comune, tra le frazioni di Sant’Onofrio e Floriano, dove il torrente Goscio è esondato dagli argini, investendo come un vero fiume in piena, tutte le campagne circostanti, alcune abitazioni, un campo sportivo comunale in località Floriano, e diverse strade comunali cancellate dalla furia dell’acqua, che di fatto rendono isolate diverse nuclei familiari che risiedono al di là del letto del Goscio. Disagi e frane anche sulla strada provinciale che conduce a Campli, tra le frazioni di Pagannoni e Trinità.
Partita l’inchiesta sulla donna annegata
La magistratura sta indagando sulla morte di Anna Maria Mancini la donna 57enne annegata nella sua auto sommersa dall’acqua nel sottopassaggio di via Fontanelle, a Pescara. Il magistrato di turno, Silvia Santoro, sta coordinando tutta una serie di attività per ricostruire con esattezza la vicenda. Molto probabilmente non sarà disposta l’autopsia.
Gianni Chiodi:”Stato emergenza”
“Domani presenteremo la richiesta dello stato di emergenza per i territori colpiti dall’alluvione”. Lo ha detto il presidente della Regione, Gianni Chiodi. Il Presidente ha dato mandato agli uffici regionali competenti di predisporre tutta la documentazione necessaria per inviare al Governo e alla Protezione civile nazionale la richiesta. “Bisogna agire immediatamente – ha detto il presidente Chiodi – perché la situazione lungo tutta la costa adriatica è drammatica e il Governo deve essere messo subito nelle condizioni tecniche e di legge di agire per avviare le procedure di indennizzo”.
Spoltore: 50 famiglie evacuate
Le situazioni critiche si sono registrate in via Arno e in via Mincio a Santa Teresa di Spoltore, a causa dell’innalzamento delle acque del fiume Pescara. Luciano Di Lorito,sindaco di Spoltore, dopo vari sopralluoghi ha ordinato l’evacuazione nelle due strade. Cinquanta circa i residenti interessati. Alcuni si sono ricoverati da parenti parenti o amici, altri sono accolti nella casa parrocchiale di Santa Teresa, dove riceveranno vitto e alloggio. Le strade chiuse al traffico sono: 16 bis monte, interrotta a causa di uno smottamento, via Ripoli e via Prati. Problemi dovuti agli allagamenti si sono verificati anche in viale Abruzzo. “Fatta eccezione per Via Arno, particolari criticità hanno interessato soprattutto le strade provinciali”. A causa del perdurare delle condizioni di criticità, l’attività didattica delle scuole di ogni ordine e grado sarà interrotta anche nella giornata di domani.
Chieti: Megalò chiuso anche domani
Il centro commerciale Megalo’ resterà chiuso anche domani. Il sindaco, infatti, ha emesso una nuova ordinanza alla luce di un nuovo bollettino di criticità elevata ‘per rischio idraulico diffuso’ per i bacini dell’Alento e del Pescara per le successive 24-36 ore. Nel provvedimento, notificato ai proprietari e ai gestori del centro commerciale, si parla, tra l’altro, di ‘preoccupanti livelli raggiunti dal Fiume Pescara lungo tutto il tratto del territorio comunale” e del “perdurare di fenomeni temporaleschi”.
ZdO