Partono i lavori per il dragaggio del porto di Pescara in pompa magna ma tra gli sguardi dubbiosi della marineria
Questa volta ce l’abbiamo fatta a raccontare l’ultima (?) vicenda legata al dragaggio del fiume Pescara senza attacchi personali e, soprattutto, senza essere stati malmenati. Presso la Prefettura di Pescara si è svolta una conferenza stampa nel corso della quale il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e il Sottosegretario alle Infrastrutture, Guido Improta, hanno annunciato per il prossimo 15 Gennaio la consegna ufficiale dell’area di cantiere per i lavori di dragaggio del porto della città. «Siamo contenti di questa presenza perché dimostra ancora una volta come l’impegno a suo tempo assunto dal sottosegretario del governo nazionale e dal governo regionale ha prodotto dei risultati concreti in ordine alla nota tematica del dragaggio del porto di Pescara». Queste la parole pronunciate dal Prefetto di Pescara, Vincenzo D’Antuono, in apertura dell’incontro di ieri tenutosi nella Prefettura del capoluogo adriatico. Il Sottosegretario Improta e il Provveditore alle Opere Pubbliche interregionale, Donato Carlea, hanno illustrato le modalità operative con le quali si realizzeranno le attività di dragaggio del porto. «Ci siamo visti il 29 di Settembre» dice Improta e prosegue:«sono passati 102 giorni ed è un periodo in cui però abbiamo messo a frutto in maniera utile. Soprattutto la giornata di oggi serve per mantenere l’impegno che avevamo assunto in quella sede e in quella data essendo in grado di annunciare l’avvio elle operazioni di dragaggio e tutto quello che ne consegue». All’incontro erano tra l’altro presenti Guerino Testa, il Sindaco Albore Mascia, e il Presidente della Camera di Commercio Daniele Becci. Erano presenti anche i Senatori Giovanni Legnini, Paolo Tancredi e l’Onorevole Daniele Toto. I lavori costeranno 10,3 milioni di euro cui andranno aggiunti altri 2,6 milioni di euro per ulteriori oneri. La ditta aggiudicataria dei lavori è la Sidra. L’intervento di rimozione dei 200.000 metri cubi di materiale che impediscono il pieno utilizzo del porto durerà 85 giorni. Inoltre alla marineria arriveranno altri 3 milioni di euro stanziati dall’art. 34 legge 221/2012. «Queste trascuratezze che hanno portato il porto di Pescara in queste condizioni potevano essere risolte» ha dichiarato Gianni Chiodi e, ha aggiunto:«il prossimo passo da fare riguarderà le maggioranze parlamentari e atterrà ad un discorso di valutazione di carattere strutturale». A parte il bel clima che si respirava tra gli intervenuti non ci è sembrato, guardando i visi della marineria, che tutti fossero soddisfatti della soluzione presentata. Forse perché il Governatore ha lasciato intendere che tutti i passi non sono stati fatti e per il futuro verranno prese decisioni dal Governo nazionale che potrebbero ridefinire progetti per il futuro. Staremo a vedere.
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