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Mafia dei pascoli tra droga e business: 37 arresti a Messina

Mafia dei pascoli tra droga e business: 37 arresti a Messina

Arrestate 37 persone sospettate di appartenere alla famiglia mafiosa "tortoriciana" in varie province italiane. Mafia dei pascoli.

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Questa mattina le forze dell’ordine, tra cui i Carabinieri del ROS e del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, i Finanzieri del Comando Provinciale e la Squadra Mobile della Questura di Messina, hanno eseguito un’ordinanza cautelare contro 37 individui sospettati di appartenere alla famiglia mafiosa “tortoriciana” in varie province italiane.

Mafia dei pascoli. Gli accusati sono indagati per associazione di tipo mafioso, traffico di droga, estorsioni, truffe, riciclaggio di denaro, e altri reati, connessi all’attività del gruppo mafioso “tortoriciano”.

Questa azione fa seguito all’operazione “NEBRODI” del 2020, che ha portato a oltre 100 arresti e successivamente a numerose condanne. L’indagine attuale si basa anche sulle testimonianze di tre collaboratori di giustizia, ex membri del gruppo mafioso dei “Batanesi”.

Le indagini

Le indagini hanno rivelato l’esistenza di un’associazione mafiosa denominata “famiglia tortoriciana”, coinvolta in una serie di reati contro il patrimonio, estorsioni, truffe e controlli illeciti di attività economiche. Inoltre, è emersa un’associazione dedicata al traffico di droga lungo la costa tirrenica della provincia di Messina, gestita dai membri dei gruppi mafiosi “Bontempo Scavo” e “Batanesi”.

Estorsioni e truffe per ottenere finanziamenti europei

Le attività illecite includevano truffe per ottenere finanziamenti comunitari, estorsioni nei confronti di imprese e privati, e il controllo di terreni agricoli. Le misure cautelari eseguite includono arresti, arresti domiciliari e interdizioni dall’esercizio di attività imprenditoriali.

Le forze dell’ordine hanno anche sequestrato titoli AGEA ottenuti illegalmente e somme di denaro provenienti dalle truffe ai danni dell’Unione Europea.

Questo intervento è parte di un più ampio sforzo di contrasto alla criminalità organizzata nel distretto di Messina, condotto dalle forze dell’ordine in collaborazione con la magistratura.

Si sottolinea che gli indagati sono considerati non colpevoli fino a prova contraria e che il processo è ancora in fase di indagine preliminare.

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