I giudici della Corte dei conti, dunque, vogliono vederci chiaro sui viaggi dell’ex ministro dell’Istruzione. La procura del Lazio ha aperto un fascicolo sulle missioni fantasma di Marco Bussetti, il leghista che nei 14 mesi trascorsi alla guida del Miur ha speso 25.456,24 euro di spese per i suoi viaggi di lavoro.
Una serie di trasferte che, a quanto pare, nono rientrerebbero nei rimborsi istituzionali: su 133 trasferimenti, 80 sono senza giustificazione. La maggior parte fatta in Lombardia, regione di residenza di Bussetti.
Bussetti, l’ex ministro dell’Istruzione che per “missione” andava in Costa Azzurra con la dirigente del provveditorato
Il procuratore regionale Andrea Lupi ha affidato il fascicolo al suo vice Massimiliano Minerva che già si è occupato di Mafia Capitale e del palazzo occupato a Roma da CasaPound. Il pm contabile si è occupato dei rimborsi richiesti per viaggi e trasferimenti da Gianni Lemmetti, assessore al Bilancio della giunta Raggi abituato a fare la spola tra la capitale e la sua Toscana a spese del Campidoglio. Insomma, sono storie che si somigliano.
Le missioni da giustificare sono tante come quella del 21 giugno dello scorso anno che ha portato Bussetti in Costa Azzurra per un lungo fine settimana con la con la dirigente del provveditorato mentre a palazzo Chigi si svolgeva un concitato consiglio dei ministri del governo pentaleghista. A richiedere l’intervento della Corte dei Conti era stato Ubaldo Pagano, deputato del Pd: “Tra quelle trasferte ci sono anche il viaggio e il rimborso chiesto dall’ex ministro per partecipare al compleanno di Matteo Salvini: 440,95 euro”.