Il segretario dem Enrico Letta aggiunge: “Dobbiamo rispondere con l’accoglienza e aiutare i ricongiungimenti con un sistema accelerato”
“Non possiamo fare di più in termini di aiuti militari all’Ucraina: è duro da dirlo”.
A sostenerlo è il segretario del Pd, Enrico Letta a proposito dell’invasione russa e della decisione del governo Draghi di inviare armi e missili all’Ucraina. “È straziante sentire gli ucraini dire ‘con le vostre armi e i vostri aerei chiudete i nostri cieli‘. Sappiamo che è difficile ascoltare e interagire con questa domanda. Per questo dobbiamo rispondere con l’accoglienza, aiutare i ricongiungimenti, con un sistema accelerato”.
Per il segretario dem l’accoglienza dei profughi “è un dovere storico”.
Migliaia di rifugiati, ha spiegato, “arriveranno dall’Ucraina, ma anche dalla Russia”, perché il Paese di Putin “sta diventando un grande carcere”. Un riferimento, quella di Letta, alla legge bavaglio introdotta nei giorni scorsi dal presidente russo che prevede fino a 15 anni di carcere per i giornalisti che parlano di invasione dell’Ucraina da parte della Russia. È necessario, dunque, che il governo si concentri “sull’organizzazione di una grandissima rete di assistenza e accoglienza con un grande impegno del sistema pubblico. Non si scarichi solo sul terzo settore e i volontari – l’appello di Letta – ci sia un forte impegno pubblico, si destinino risorse”.
Il segretario dem, che ieri ha partecipato alla protesta di solidarietà organizzata dagli ucraini a Roma, ha poi annunciato che sabato 12 marzo il Pd sarà in piazza a Firenze per la manifestazione organizzata dal sindaco Nardella.