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La Consigliera la incontrammo appena dopo l’affidamento dell’incarico da parte del ministero del Lavoro e della Regione Abruzzo. Una donna che ha portato a compimento gran parte del suo lavoro con impegno e sacrificio

La Consigliera la incontrammo appena dopo l’affidamento dell’incarico da parte del ministero del Lavoro e della Regione Abruzzo. Una donna che ha portato a compimento gran parte del suo lavoro con impegno e sacrificio. 

La donna, come abbiamo già riportato nel precedente articolo, ha dichiarato che:”Nessuna ombra esiste né per la mia nomina, né per il lavoro svolto, perché non ho avuto facilitazioni personali e non sono stati facilitati i miei progetti. Ho sempre agito in piena autonomia, come il mio ruolo richiede, prendendo anche decisioni scomode per la giunta, provando a recuperare il ritardo, in Abruzzo, rispetto agli obiettivi che ci pone la comunità europea in temi di pari opportunità”.

La Consigliera è decisa nell’andare avanti, anche perché, nessun euro è stato sottratto all’ente regionale e, quindi, ai cittadini. La selezione è avvenuta pubblicamente vagliando i titoli e i curricula delle candidate” e nessuna delle mie concorrenti poteva vantare, tra i titoli, un insegnamento universitario nella disciplina delle pari opportunità. Che avessi più titoli è un fatto dimostrato e dimostrabile. E nessuna ha presentato ricorso”. Marinelli ha chiarito che attualmente percepisce un’indennità di 180 euro lordi al mese:”di certo non mi arricchisco”.

L’INTERVISTA A ZONE D’OMBRA TV

A Giugno 2012 la Consigliera rilasciò un’intervista rilasciataci aveva già le idee chiare su tutto il lavoro da svolgere e gli obiettivi da raggiungere:”Il mio intervento si è focalizzato nella necessità di costruire una rete sul territorio” ci disse la Marinelli. Fece quindi un Protocollo con la Regione e le Province, prima, e con i Comuni, dopo. 

“Sono stata eletta Consigliera di Parità con un Decreto del 22 luglio e inizialmente ho avuto delle difficoltà a far partire l’ufficio ma che sono riuscita a risolvere velocemente”. 

“L’obiettivo dei Protocolli impone alle Province il rispetto delle regole sul lavoro mentre sui Comuni più legati alla violenza di genere”. 

Idee puntualmente portate avanti e concretizzate dalla dottoressa grazie al grande impegno profuso e all’esperienza accumulata prima della nomina.

Un mese dopo, a luglio, Marinelli, in maniera puntuale, organizzò un convegno dal titolo “L’Unione europea e le donne work in progress“. Si parlò, tra l’altro, del divario retributivo di genere, l’accesso alle posizioni di vertice nelle imprese, conciliazione famiglia/lavoro, difficoltà ad accedere sul mercato del lavoro. Al dibattito, organizzato e fortemente voluto dalla Consigliera di di Parità regionale Letizia Marinelli, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Giunta regionale Gianni Chiodi e l’europarlamentare Barbara Matera in qualità di vicepresidente della Commissione FEMM e Fabio Capani, Rettore dell’Unidav. L’appuntamento è stato anche un’occasione per presentare il Corso di perfezionamento universitario di “Esperto in politiche di parità”, iniziativa mirata a diffondere la cultura di genere nelle istituzioni culturali, sociali e politiche attraverso un’iniziativa specialistica a carattere formativo. Il corso, totalmente gratuito, è parte delle proposte formative dell’Università L. da Vinci, totalmente gratuito e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

http://www.youtube.com/watch?v=t5briw1lPEg

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Antonio Del Furbo


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