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Lega e rubli: la procura di Milano apre inchiesta per corruzione internazionale su presunta trattativa 

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Seppur il presidente del Senato abbia liquidato la questione come “pettegolezzi giornalistici”, la procura di Milano ha aperto un’inchiesta per corruzione internazionale. E, sul piano politico, il Partito democratico chiede una commissione d’inchiesta. Il capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci ha protestato con i cronisti: “Le parole ascoltate dalla presidente in Aula sono gravissime”, ha detto. “Intanto esprimono dei giudizi sulle opinioni dei parlamentari e questo è inaccettabile. Poi definiscono ‘chiacchiericcio’ rivelazioni uscite nelle ultime ore sulla Lega, sul partito di Salvini che hanno rilevanza internazionale e sono attenzionate dalle testate di tutti i giornali e va decisamente oltre la sua funzione, che deve essere super partes nella gestione dell’Aula. La sua è una gestione di parte, un atteggiamento gravissimo che impedisce al Pd e a tutta la comunità nazionale di sapere la verità. Salvini dice che non ha niente da nascondere – ha concluso Marcucci – È molto semplice: la presidente accolga la nostra richiesta, lo fa venire in Aula e ci riferisce e spiega nel dettaglio questa vicenda. Noi saremo soddisfatti e il Paese avrò onestà e chiarezza”.

“Qui non si discute liberamente di questioni”, dice la Casellati durante lo scontro in Senato con l’opposizione. E aggiunge che le intercettazioni “non hanno alcun fondamento probatorio, qui dobbiamo parlare di fatti che abbiano una giustificazione”. Non la pensano allo stesso modo il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e i pm Gaetano Ruta e Sergio Spadaro che, già da febbraio scorso, dopo i primi articoli del settimanale L’Espresso, hanno aperto un’inchiesta.

Sono già state ascoltate delle persone e l’ipotesi di reato formulata dal procuratore aggiunto e i pm è quella di corruzione internazionale. Al centro dell’inchiesta ci sarebbero anche i contatti di Gianluca Savoini, animatore dell’associazione Lombardia-Russia, con diversi imprenditori e funzionari di Mosca. Dall’inchiesta dell’Espresso e dalla pubblicazione dei colloqui del sito Buzzfeed, emerge che il 18 ottobre scorso Savoini si è incontrato con alcune persone all’hotel Metropole di Mosca “per negoziare i termini di un accordo per inviare milioni di dollari frutto dei proventi del petrolio russo al partito di Salvini, attraverso un canale segreto”.

L’audio

Le domande a cui Salvini dovrebbe rispondere sono tre. Buzzfeed chiede:

  1. “Qual è il suo rapporto con Savoini? Perché un uomo che non ha alcun ruolo ufficiale nel governo va in viaggio ufficiale a Mosca con il ministro, siede agli incontri con i ministri russi e partecipa alla cena con il presidente Vladimir Putin. In quale ruolo fa tutto questo?”.
  2. “Cosa sa Salvini dell’incontro al Metropol del 18 ottobre scorso? Era al corrente del negoziato e dell’accordo proposto per finanziare il suo partito e la campagna elettorale? Conosce gli altri italiani che erano all’incontro?”.
  3. “Cosa ha fatto Salvini la sera del 17 ottobre a Mosca dopo essere intervenuto alla conferenza al Lotte Hotel? Perché i funzionari russi che avrebbe incontrato quella sera sono gli stessi citati il giorno successivo durante l’incontro al Metropol Hotel?”.

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