Come ogni inverno che si rispetti arriva il freddo (pensate un po’) e, di conseguenza, scatta l’allerta meteo. Puntualmente, Comuni, Province (che dovevano essere abolite anni fa) e Regioni arrivano impreparati all’appuntamento. Ma, da quest’anno, gli “inutili” amministratori hanno messo in campo la furbata.
La Protezione Civile annuncia “cataclismi”? Bene, i sindaci chiudono scuole e bloccano strade. Motivo? Semplice: in questo modo si scaricano da tutte le responsabilità e la notte riescono a fare sonni tranquilli. Così, ad esempio, accade che in Abruzzo i sindaci di Pescara, Chieti, Teramo, Montesilvano, Spoltore, Città Sant’Angelo, Penne, Giulianova, Roseto, Farindola, San Giovanni Teatino, Torre de’ Passeri, Fossacesia Marina, Teramo e Castiglione Messer R. sospendono le attività scolastiche di ogni ordine e grado.
Con un codice rosso, certo, non si scherza ma il punto, però, è un altro.
È mai possibile che con una sola notte di pioggia, ad esempio, si allaghi un sottopasso che, tra l’altro, nel 2013 costò la vita ad una 57enne che ci finì dentro con l’auto e che al Comune costò oltre 200mila euro per lavori di messa in sicurezza?
È mai possibile che a Pescara un ponte oggetto di manutenzione appena un anno fa per 900mila euro venga chiuso?
È mai possibile che all’istituto professionale di Stato “De Giorgio” siano caduti alcuni pannelli dei controsoffitti dopo che la scuola era stata inaugurata nel 2008 per un costo di 5 milioni di euro?
È mai possibile che oltre alla costa adriatica venga flagellato anche l’interno dell’Abruzzo con frane e smottamenti?
Ovvio che non può mancare il grande classico della tragicomica:”La situazione è drammatica ovunque, ma i danni più ingenti agli stabilimenti balneari si stanno verificando a Francavilla dove occorre intervenire con somma urgenza per situare una radente a venti metri dalle strutture a protezione delle stesse, quantomeno per salvare il salvabile” dice allarmato il presidente del Sib Confcommercio, Riccardo Padovano.
Ma la colpa di tutto ciò, in fondo, di chi è? Sicuramente degli amministratori ma, a quanto pare, chi governa non si è accorto che sta governando.
Accade, così, che le brutte storie continuano a verificarsi e a ripetersi nei secoli dei secoli come se nulla fosse. A San Giovanni Teatino (Ch) due cittadini sono rimasti intrappolati con l’auto in un sottopasso (di nuovo). Sì, proprio in un di quei comuni zeppi di autovelox in cui si dovrebbero utilizzare gli introiti delle multe per l messa in sicurezza delle strade e della viabilità in genere.
Ma, evidentemente, non è così.
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