Dopo aver regalato oltre 4 milioni di euro all’ex Commissario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, Bruno Tabacci ‘sistema’ anche il figlio.
Il figlio di Bruno Tabacci, Simone, assunto da Leonardo, colosso nei settori della difesa. Fonti dell’azienda fanno sapere che a Tabacci jr sarebbe stata affidata la divisione chiamata Chief strategic equity officier, oggi guidata da Giovanni Saccodato. “Non ho potuto orientare le sue scelte essendo particolarmente geloso della sua autonomia. Chieda a Leonardo, società quotata, eventuali motivazioni riferite alle loro scelte” ha spiegato Tabacci.
L’assunzione del figlio di Tabacci
Non si esclude che la decisione possa essere stata presa dall’amministratore delegato Alessandro Profumo e dai suoi uomini più fidati. Il giornalista Domani ha fatto notare che “Tabacci è stato assunto come quadro con uno stipendio sotto ai 100mila euro l’anno”, mentre di recente Profumo avrebbe “creato due fondazioni piazzandoci democratici di peso come Luciano Violante e Marco Minniti, che ne prende circa 300mila”.
Dall’azienda spiegano che – anche se il figlio di Tabacci è entrato in azienda pochi giorni fa – la selezione del posto si sarebbe conclusa prima della caduta del governo Conte. Dal punto di vista temporale, Bruno era semplicemente un deputato senza le deleghe “pesanti” che ha oggi con l’esecutivo Draghi.
Apparirebbe un triplice conflitto d’interessi: “Non solo Tabacci padre è onorevole di Centro democratico e tra i principali consiglieri economici di Draghi di cui è amico personale ‘dai primi anni Ottanta’ come lui stesso ha raccontato, ma quattro mesi fa ha ottenuto dal premier anche le deleghe alle politiche aerospaziali italiane”. Un comparto fondamentale per l’ex Finmeccanica, “curato dalla divisione dove è stato assunto il figlio di Tabacci”. Non a caso Saccodato, che al momento la guida, “è presidente del cda di Thales Alenia Space e vicepresidente di Mbda e Telespazio”.
“Selezione con società esterna”
Leonardo precisa di aver affidato il 4 novembre 2020, “a una società di recruiting esterna”, il compito di selezionare “uno o più profili con esperienza internazionale nell’ambito dell’M&A”. I colloqui hanno preso il via il 17 novembre. E attraverso successivi passaggi di selezione, hanno portato “alla scelta di due risorse da inserire nella struttura di Cseo (Chief Strategic Equity Officer)”. Nello specifico il dirigente è stato inserito in organico il 15 marzo 2021; il quadro (Tabacci Jr) il primo luglio 2021.
Intanto il figlio di Bruno Tabacci, a seguito degli articoli apparsi, spiega: “Nello svolgimento delle mie funzioni presso Leonardo naturalmente mi asterrò dal partecipare a qualsiasi attività connessa alle materie concernenti la delega di governo attribuita a mio padre relativa allo Spazio e al Dipe”.
Fornero e Arcuri
Nei giorni scorsi la polemica su una convenzione da 4.094.062,12 euro con Invitalia, il cui amministratore delegato è Domenico Arcuri. Il compito di Invitalia dovrebbe essere quello di “rafforzare la capacità delle strutture di governo per il monitoraggio dell’avanzamento finanziario e procedurale degli investimenti pubblico”. Dal Dipe, Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, hanno chiarito che si tratta in realtà di una “convenzione in essere dal 2014 relativa al finanziamento dei codici unici di progetto (Cup), obbligatori per legge per la realizzazione di qualsiasi opera finanziata dallo Stato, pena la nullità”.
A scatenare polemiche è stata anche la nomina di Elsa Fornero: l’ex ministro del Lavoro del governo Monti farà parte del team di esperti che compongono il Consiglio d’indirizzo per la politica economica. Il gruppo di tecnici è nato con lo scopo di “orientare, potenziare e rendere efficiente l’attività programmatica in materia di coordinamento della politica economica”. L’organismo sarà presieduto proprio da Tabacci.