Ma quanto siamo bravi a essere solidali e a preoccuparci del prossimo appena dopo una tragedia? Tantissimo. Poi, però, se si denunciano casi come quello dell’Itis di Lanciano si rischia di passare per allarmisti nella migliore delle ipotesi.
di Antonio del Furbo
Eppure la situazione è sotto gli occhi di tutti ma, a quanto pare, nessuno si è accorto della gravità della situazione.
A dir la verità qualcuno se n’è accorto e ha prontamente girato un video per mostrare a tutti in che condizioni l’Istituto Tecnico Industriale lancianese è messo.
“Una crepa di ben dieci centimetri nel piano terra, oltre all’intonaco esterno che continua a staccarsi”, spiega Nico Barone candidato consigliere tra i più votati alle ultime comunali.
La situazione, in effetti, è drammatica e non riguarda solo l’Itis:
“Si registrano crepe anche nell’Istituto ‘Mazzini’ e nel neo costruito ‘De Giorgio’, dove le infiltrazioni d’acqua sono all’ordine del giorno in caso di pioggia”.
E il sindaco presidente di Provincia, Mario Pupillo cosa fa? Al momento, a quanto pare, l’ovvio. Infatti, il giorno dell’evento sismico del 26 ottobre ha disposto la chiusura delle scuole per il giorno dopo.
“In seguito agli eventi sismici registrati nelle ultime ore ho disposto con ordinanza la CHIUSURA TOTALE delle Scuole di ogni ordine e grado di Lanciano per la giornata di domani giovedì 27 ottobre. La decisione è assunta precauzionalmente per consentire ai tecnici di effettuare dei sopralluoghi al fine di verificare lo stato dei luoghi delle Scuole e degli Edifici pubblici.”
Tutto risolto quindi? Parrebbe di sì visto che il vice, Pino Valente, scriveva su Facebook il giorno 27 ottobre:
“Le verifiche eseguite dalla squadra di tecnici comunali in via straordinaria a seguito degli eventi sismici di ieri hanno dato esito negativo.
Pertanto, le scuole di ogni ordine e grado saranno regolarmente aperte domani venerdì 28 ottobre.
I tecnici hanno effettuato sopralluoghi, dalle prime ore del mattino, per verificare le strutture degli edifici scolastici, che sono state chiuse nella giornata di oggi (27.10.2016) su mia ordinanza, proprio per permettere ai tecnici la verifica, in assenza sia degli alunni che del personale docente e non docente, di eventuali danni subiti dalle due forti scosse di ieri sera.”.
Tutto risolto, quindi. Tutti hanno controllato e tutti hanno rassicurato. C’è un problema però: le crepe dell’Itis sono normali?
Ma, soprattutto: nei cassetti del preside o del sindaco c’è il certificato di relazione geologica e geotecnica? E quello di agibilità statica? E ancora: chi è il responsabile del servizio di prevenzione e protezione? Come vengono fatte le prove di evacuazione?
È tollerabile che in una scuola pubblica ci sia una situazione del genere e che i funzionari pubblici diano il via libera per l’apertura, tra l’altro, a 48 ore da un sisma?
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