Mentre l’Eurotower annaspa tra i conti in rosso, Christine Lagarde si porta a casa un aumento di stipendio.
Lagarde si aumenta lo stipendio mentre la BCE perde miliardi. Nel 2024 la presidente della Banca Centrale Europea vedrà il suo compenso lievitare del 4,7%, arrivando a quota 466.092 euro, rispetto ai 444.984 euro dell’anno precedente. Lo si legge nel bilancio 2024 della BCE, dove viene messa nero su bianco anche una perdita monstre da 7,9 miliardi di euro, perfettamente in linea con il rosso dell’anno precedente.
Ma Lagarde non è l’unica a godere di stipendi da capogiro. Il vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, parte da una base di 399.528 euro l’anno, mentre i membri del Comitato esecutivo e del Consiglio di vigilanza BCE si muovono in una forbice che va dai 332 mila ai 466 mila euro. Oltre a queste cifre, si aggiungono indennità di residenza, assegni familiari, bonus per i figli a carico, rimborsi scolastici e altre voci di spesa. In pratica, tra stipendi e benefit, i vertici della BCE non si fanno mancare nulla.

Le indennità? Esentasse.
Se i comuni cittadini devono sudarsi ogni euro e sottostare alla pressione fiscale, i vertici della BCE possono dormire sonni tranquilli: le loro indennità non sono soggette a tasse e non rientrano nemmeno nel piano pensionistico. A dirlo è la stessa BCE sul proprio sito ufficiale, dove viene specificato che gli stipendi sono soggetti a un’imposta comunitaria, mentre le indennità restano al riparo da qualsiasi prelievo fiscale. Per il 2024, il totale delle indennità e dei contributi versati dalla BCE a favore dei suoi dirigenti ammonta a 1.254.013 euro, in crescita rispetto agli 1.169.703 euro del 2023.
Più dirigenti, più costi per il personale
Nonostante la BCE sia in perdita, il personale cresce. Nel 2024 gli impiegati a tempo pieno sono aumentati dell’1,7%, raggiungendo quota 4.297 rispetto ai 4.222 dell’anno precedente. Di questi, ben 386 sono dirigenti, sei in più rispetto al 2023. Ma il vero dato che fa riflettere è il costo del personale, lievitato del 5,7%, passando da 676 milioni a 844 milioni di euro. Una delle principali voci di spesa è il raddoppio dei benefit, compresi quelli post-impiego, che hanno subito una modifica nel 2024 facendo schizzare i costi alle stelle.
Mentre le economie europee arrancano e i cittadini fanno i conti con l’inflazione, a Francoforte qualcuno non si fa problemi ad aumentarsi lo stipendio. Anche quando la barca affonda.