I prezzi di benzina, diesel e gas auto sono saliti alle stelle, anche in modalità self service.
È quanto evidenziato dal Quotidiano Energia sui dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del ministero dello Sviluppo economico. Superata la soglia dei 2 euro a litro per la benzina, mentre il gasolio costa mediamente 1,901 euro a litro. A lanciare l’allarme è Assoutenti che anticipa il salasso per le famiglie nell’anno in corso. Nel 2022 gli italiani pagheranno 525 euro in più rispetto al passato se hanno una vettura alimentata a benzina e 558 euro in più se posseggono un’auto ad alimentazione a diesel. Cifre preoccupanti che si scontrano con un periodo di grave crisi economica e che insieme rischiano di mettere in ginocchio migliaia di nuclei familiari.
Impennata dei prezzi per il conflitto ucraino
“Il conflitto scoppiato in Ucraina – ha dichiarato al quotidiano Il Tempo il presidente di Assoutenti Furio Truzzi – ha portato a una velocissima impennata dei listini dei carburanti alla pompa, che già a partire dallo scorso novembre hanno registrato rialzi senza sosta rispetto ai prezzi medi in modalità self dello stesso periodo del 2021”. Attualmente, la benzina costa mediamente il 28% in più, mentre il diesel il 32,4% in più. Fare il pieno comporta una spesa di 21,9 euro in più per la verde e di 23,2 euro in più per il gasolio.
La richiesta al governo
Assoutenti chiede al governo di intervenire in maniera celere, per evitare ulteriori disagi ai consumatori. La proposta dell’associazione è quella di sterilizzare l’Iva sui carburanti e ridurre il peso delle accise, un modo diretto e immediato per regolamentare le tariffe di benzina, diesel e gas auto. D’altro canto, prima la pandemia da Covid-19 e poi la guerra in Ucraina hanno provocato il sostanziale incremento del prezzo delle materie prime e dei metalli. I problemi più evidenti si riscontrano nei mercati del gas e del petrolio e un eventuale embargo nei confronti della Russia potrebbe rendere la situazione ancora più difficile da governare.