Il giovane, morto nell’attentato compiuto l’11 settembre al mercato di Natale di Strasburgo, è stato accolto dal Presidente della Repubblica,Sergio Mattarella, dal padre Domenico e la fidanzata Luana, il Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Riccardo Fraccaro, il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, l’Ambasciatore di Francia in Italia Christian Masset.
Colpisce, però, l’assenza rumorosa dei membri del Governo. Dispiace. Un attimo prima Antonio Megalizzi, ucciso con un singolo proiettile, sparato dall’attentatore di Strasburgo Cherif Chekatt, era il simbolo dell’Italia onesta. Un attimo dopo, invece, il ministro Salvini spiega che non può“essere ovunque” e che ha dedicato “immediatamente un post ad Antonio.Non so se potrò esserci al funerale, ci sarò di sicuro con il cuore e con la testa”.
In questo caso non c’è polemica da fare. C’è da raccontare ciò che è accaduto a Ciampino. Raccontarlo con le parole ma, soprattutto, con le immagini. Il video racconta la desolazione culturale di questa Italia. È la presenza di un sentimento che, nell’aria gelida di Ciampino, arriva dritto al cuore. È lo sguardo di Mattarella che risveglia la nostra umanità. Uno sguardo di speranza, di affetto. I due minuti del video servono a farci capire che, fortunatamente, c’è un’altra dimensione: quella umana.