I miracoli esistono davvero. L’Abruzzo presto terra di pellegrinaggio
http://www.rete8.it/it/component/allvideoshare/video/latest/l-abruzzo-a-bruxelles-a-caccia-di-fondi
Anche in questo weekend di “piena estate”, mentre la gran “massa” è intenta nell’ultimo bagno stagionale o nella passeggiata pomeridiana del sabato pomeriggio, noi siamo qui davanti ad un paio di monitor a tenere d’occhio la galassia dell’informazione. Tenendola d’occhio impariamo anche cose nuove come ad esempio che una città come Pescara per una semplice partita di calcio di seria A, viene blindata da cima a fondo. Su questo argomento non ci esprimiamo in quanto è un terreno che non ci appassiona e sul quale, ne siamo convinti, ogni parola è sprecata e superflua. Nel 2012 può esistere un luogo al mondo in cui polizia e carabinieri in assetto antisommossa sono impegnati ad evitare scontri tra due tifoserie di calcio? Utile sarebbe se per il giorno della domenica si instaurasse un sano regime fascista per “spezzare” la voglia di delinquere a qualche decerebrato mentale. Ci fermiamo qui.
Dopo ore di “ramadan” sui nostri mac, ecco che spunta la notizia del giorno per il quale abbiamo dovuto sorreggerci a fatica sulla scrivania. Gianni Chiodi, in un post sulla sua bacheca di facebook, scrive: «Dopo un anno e mezzo di oscuramento RETE 8 passa una mia intervista. Sarà un caso fortuito o una presa d’atto che certe cose danneggiano di più la televisione stessa ? Vedremo». Più che una notizia una bomba atomica da far tornare la voglia di querelarci al senatore Fabrizio Di Stefano! Appena passata l’euforia del momento per aver finalmente trovato del materiale di cui scrivere, ecco che il risentimento, per questa dichiarazione, si è impadronita di noi. Ma come? Il presidente Gianni Chiodi non sa se questa scelta di rete 8 è fortuita o è una presa d’atto di una linea editoriale errata? Il presidente non sa che zone d’ombra ha avuto morti in battaglia per sollevare un “moto rivoluzionario” e riaffermare il diritto di andare in onda sull’emittente regionale? Nell’eventualità che Chiodi veramente non sapesse darsi una risposta ed evitargli di starsene ore e ore davanti al focolare a ragionare in stile “Sherlock Holmes” con tanto di dottor “Watson De Dominicis” al suo fianco, gli spieghiamo noi come stanno veramente le cose. Rete 8, come ha dichiarato lo stesso presidente, l’ha oscurato per un anno e mezzo per precisi ordini superiori seppur, a quanto ci risulta, gran parte dei giornalisti stimano il suo operato. Ciò non significa che possano essere assolti per questo ma, anzi, fossi nel nuovo direttore responsabile li spedirei a turno per un paio d’anni come portaborse di Antonio Razzi e di Michela Vittoria Brambilla! Le ferie estive invece gliele farei faremmo con la famiglia Cicchitto.
Dunque, rete 8 perché è tornata sui suoi passi e oggi ha offerto a Chiodi ben due minuti di servizio al tg di cui 32 secondi in primo piano? Semplice: nuovo gruppo editoriale, nuova impronta giornalistica. Dare spazio a tutti ma con un occhio di riguardo su temi e approfondimenti cari alla linea editoriale. Quali saranno i temi “cari” all’editore? Lo vedremo presto, anzi tra qualche giorno. Sono finiti i tempi in cui a Nicola Cocullo, ex sindaco di Chieti, venivano negati i primi piani mentre partecipava ai dibattiti in studio. Se qualche operatore variava il campo da piano largo a piano americano c’era il rischio che si beccasse una lettera di richiamo. Ora le tecniche si sono affilate e ampliate, certo non possiamo pretendere molto da alcuni “venditori di comunicazione” nell’adottare nuove strategie magari scopiazzate su google, ma l’impegno ce lo mettono. Un’interessante notizia ce la fornisce un blog aquilano (l’aquila blog) che dice: «In Abruzzo, c’è una emittente televisiva, che da un anno e mezzo oscura sistematicamente il presidente della Regione. Con l’avvicinarsi delle elezioni, la politica che si contrappone all’attuale Governatore – attraverso gruppi imprenditoriali notoriamente e storicamente riconducibili alla sinistra – ne acquisisce quote societarie. I progetti editoriali sono grandiosi, anche se i giornalisti vengono pagati con giorni di ritardo. Le redazioni periferiche – ed è un ossimoro, visto che tra queste c’è quella dell’Aquila, il capoluogo! – vengono azzerate. Sostituite da troupe con giornalisti più organici, funzionali al disegno. Alcuni sono (ex?) addetti stampa di politici. La difesa di uomini e donne, lavoratori e lavoratrici, mortificati perché da un giorno all’altro messi alla porta perché insufficientemente assoggettabili, non è più una priorità per chi ancora professa la questione morale. La corsa di un Senatore alla poltrona di governatore è cominciata così. Nel peggiore dei modi, oserei dire». Seconda notizia bomba: dietro rete 8, secondo il blog aquilano, ci sarebbe un senatore in corsa alla presidenza regionale in opposizione a Chiodi. Se sui gruppi imprenditoriali possiamo avere qualche notizia poco sicura, sul senatore, seguendo la logica, non abbiamo dubbi: Giovanni Legnini. Sempre tenendo a mente le notizie diffuse dal blog aquilano, rete 8 sarebbe “sponsorizzata” da gruppi di sinistra per tirare la volata alla regione al senatore teatino. Chiodi si contrapporrebbe all’avvocato democratico e, l’attuale governatore, si sfiderebbe politicamente partecipando ai dibattiti nella tv del “nemico”.
Meglio uno sky tg 24, un porta a porta (senza plastico possibilmente), un tg1, un tg5 e un tg di Mentana: il resto meglio lasciarlo perdere per la campagna elettorale. Una interessante analisi la fa un amico di Chiodi su face: «Lo avranno notato sulle reti Sky e le reti nazionali! Presidente eviti di presenziare a trasmissioni su queste televisioni di così basso livello!». A proposito, mica per caso le cliniche hanno intercesso per mezzo del Vaticano a Dio per questo miracolo? Chissà.
I bravi ragazzi
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