Nel tempo e nello spazio c’è l’attimo per risorgere. Anche in un mondo laico. Soprattutto. Bisogna passare, tralasciare, avere la forza d’intingere il sangue dell’agnello immolato nei nostri cuori, come sulle porte delle case di Israele. È sempre il tempo di risorgere, di passare dalla morte alla vita liberandosi dalle tenebre. È resurrezione ma anche liberazione. È immolazione mistica del Cenacolo. È sofferenza. È tutto ciò che oggi ripudiamo perché accecati dalla luce artificiale del dio dell’egoismo edonistico. Dovremmo spezzare quel pane e rendere grazie: ma spesso lo dimentichiamo.
Auguri a tutti i lettori di Zone d’Ombra. Torniamo il 2 maggio.