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La guerra dei farmaci: il sistema segreto dei prezzi imposto da Big Pharma

La guerra dei farmaci: il sistema segreto dei prezzi imposto da Big Pharma

Il sistema segreto dei prezzi dei farmaci imposti da Big Pharma, sta creando disparità tra i vari Paesi europei. La guerra dei farmaci

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Quando Investigate Europe (IE) ha contattato la direttrice di un’azienda sanitaria (ASL) nel centro Italia riguardo a un documento di acquisto trovato online, la sua reazione è stata immediata e preoccupata: “Se il documento salta fuori, rischiamo che si apra il vaso di Pandora e l’azienda farmaceutica ci faccia una causa milionaria”.

La guerra dei farmaci: il sistema segreto dei prezzi imposto da Big Pharma. L’atto riguardava la fornitura di Kaftrio, un farmaco per la fibrosi cistica, acquistato dalla ASL dalla casa farmaceutica Vertex. Dopo la chiamata, il contratto, che riportava il prezzo reale del medicinale, è stato rimosso dalla rete.

La Riservatezza dei Prezzi Farmaceutici in Europa

In Europa, il prezzo effettivo dei farmaci è spesso mantenuto segreto. In cambio di questa riservatezza, le aziende sanitarie ricevono sconti dalle grandi case farmaceutiche. Questo sistema consente alle aziende di negoziare prezzi differenti in ogni paese e ai governi di ottenere condizioni migliori, specialmente quelli con maggiore potere economico. “Le aziende pensano di poter negoziare accordi migliori Paese per Paese, e gli Stati di poter negoziare accordi più forti”, ha spiegato Paul Fehlner, presidente della reVision Therapeutics.

Vantaggi e Svantaggi della Segretezza dei Prezzi

Le case farmaceutiche sostengono che mantenere i prezzi segreti consente di offrire prezzi ridotti ai paesi meno ricchi. “Nel mercato farmaceutico globale, i prezzi di uno stesso prodotto variano da un Paese all’altro, vantaggioso per i Paesi più poveri”, ha detto Leif Rune Skymoen, direttore generale dell’Associazione dell’industria farmaceutica norvegese. Tuttavia, l’inchiesta di IE ha rivelato che spesso i paesi più ricchi pagano meno rispetto a quelli dell’Europa centrale e orientale.

Disparità di Prezzi per i Farmaci per la Fibrosi Cistica

Utilizzando dati sanitari e di bilancio, IE ha stimato i prezzi dei farmaci per la fibrosi cistica nei vari paesi europei. Nel 2022, il costo medio in Francia era di circa 71.000 euro, in Italia 81.000 euro, in Spagna 87.000 euro e nei Paesi Bassi 88.000 euro per paziente. In Polonia, il prezzo nel 2023 era di 109.000 euro e nella Repubblica Ceca 140.000 euro. In Lituania, il governo ha dichiarato di essere disposto a pagare fino a 175.000 euro per paziente.

L’Impatto dei Prezzi Elevati dei Farmaci

Nonostante gli sforzi per contenere i costi attraverso accordi segreti, i prezzi dei farmaci innovativi continuano a crescere. Nei Paesi Bassi, la spesa ospedaliera per questi farmaci è aumentata dallo 0,6% al 10% del budget nazionale negli ultimi 15 anni. In Italia, la spesa per i nuovi farmaci è passata da 5,17 miliardi di euro nel 2014 a 8,54 miliardi nel 2022. Complessivamente, la spesa farmaceutica italiana ha raggiunto i 34 miliardi di euro nel 2022, rispetto ai 25 miliardi del 2012.

Profitti delle Aziende Farmaceutiche

Le grandi case farmaceutiche continuano a registrare profitti elevati. Uno studio ha confrontato i profitti di 35 grandi aziende farmaceutiche con quelli di 357 società di altri settori. Tra il 2000 e il 2018, il margine di profitto lordo mediano delle aziende farmaceutiche era del 76,5%, contro il 37,4% degli altri settori.

La Necessità di Maggiore Trasparenza

Secondo Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri, la trasparenza dei prezzi permetterebbe ai paesi di negoziare condizioni migliori. Tuttavia, le differenze economiche tra i vari stati e la presenza dell’industria farmaceutica influenzano queste dinamiche. Nel 2019, una risoluzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per migliorare la trasparenza dei prezzi dei farmaci è stata fortemente osteggiata da paesi con potenti industrie farmaceutiche, come Germania e Regno Unito.

La Lotta per Prezzi Equi

Quando l’ex ministro della Sanità di Cipro, Giorgos Pamboridis, ha scoperto che i prezzi pagati dai loro pazienti erano spesso molto più alti rispetto ad altri paesi, ha criticato l’UE per permettere queste disparità. Alcuni tentativi di negoziazione congiunta, come la Dichiarazione della Valletta e l’iniziativa Beneluxa, hanno avuto successi limitati. Solo durante la pandemia di Covid-19 le case farmaceutiche hanno negoziato a livello europeo, ma i prezzi sono rimasti segreti.

Il sospetto che gli accordi di riservatezza portino a condizioni peggiori per alcuni paesi è stato confermato quando nel 2022 è trapelato il prezzo del vaccino Covid di AstraZeneca, rivelando che il Sudafrica pagava 2,5 volte di più rispetto alla maggior parte dei paesi UE.

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