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I militanti del Movimento 5 stelle hanno aggredito Filippo Roma e il suo cameraman Mattia Migliori, che sono stati salvati solo dall’intervento della polizia. Ed è partita la bagarre politica.

La Iena è andata a Napoli per cercare di parlare con Virginia Raggi, dopo l’inchiesta sui “furbetti dei rifiuti” a Roma. Nel frattempo che cercava di avvicinare il sindaco in una zona aperta al pubblico lui e il cameraman sono stati assaliti dalla folla che li ha aggrediti anche fisicamente. L’aggressione degenera prima con un pugno in faccia e successivamente con un altro pugno sul microfono. “Merda, buffone, leccaculo, torna dal tuo padrone”, sono solo alcuni degli epiteti che sono stati gentilmente affibbiati alla Iena. “Hanno cercato di linciarci”, ha detto Filippo, “solo per merito dell’intervento della polizia ci siamo salvati”.

La Iena è stata presa di mira anche per il servizio andato in onda sulla gestione dei rifiuti a Roma. Il capogruppo al Senato del Partito democratico Andrea Marcucci ha detto: “Inqualificabile il trattamento che i militanti 5 stelle hanno riservato a Napoli a Filippo. Chi parla in questi giorni di alleanza organica senza se e senza ma con il M5S faccia i conti anche con questi atteggiamenti”. Attacchi anche da Forza Italia: “I Cinque stelle non hanno fatto un buon servizio né alla sindaca di Roma né alla immagine che danno di loro stessi. Chi parla di trasparenza non può cimentarsi in un linciaggio ai danni di Filippo Roma a suon di urla insulti spinte e cazzotti. Quello che è accaduto getta una luce sinistra sul Movimento”, ha detto Gianni Sammarco responsabile della comunicazione di FI Lazio. Gli unici che non si sono ancora fatti sentire sono proprio gli esponenti del Movimento.

Il video dell’aggressione

La denuncia di un operatore della Roma Multiservizi, una delle ditte che si occupano della raccolta dei rifiuti a Roma, ha portato Filippo Roma a indagare sulla vicenda. Seguendo alcuni camioncini che la notte girano le strade della Capitale per raccogliere la spazzatura, la Iena ha scoperto che i sacchi non vengono raccolti. Gli operatori, però, beggiano fuori dai locali come se avessero ritirato i rifiuti.

 Il video dell’inchiesta

“Voglio denunciare una truffa che avviene ai danni dei cittadini romani per quanto riguarda la raccolta differenziata dell’immondizia”. A parlare è un operatore che lavora per Roma Multiservizi, una delle ditte che ha in appalto la raccolta dei rifiuti da parte dell’Ama, Azienda Municipalizzata Ambiente, cioè l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti nella Capitale. Nell’inchiesta di Filippo Roma e Marco Occhipinti viene raccontato il sistema di alcuni operatori furbetti, che dovrebbero occuparsi della raccolta rifiuti per le strade di Roma e che invece non portano a compimento il proprio lavoro.

“Noi usciamo per la Roma Multiservizi come operatori”, prosegue la nostra fonte. “Dovremmo raccogliere la differenziata all’interno delle utenze non domestiche”, ovvero le attività commerciali come negozi, ristoranti, bar. “Ma questo non avviene, perché usciamo di notte e quindi molte utenze sono chiuse. Ci fermiamo col camioncino, beggiamo con un nostro palmarino un codice a barre che sta all’esterno dell’utenza come se avessimo raccolto la spazzatura, ma l’utenza è chiusa fisicamente quindi non raccogliamo nulla”. Dal passaggio del badge risulterebbe quindi che gli operatori siano effettivamente passati a raccogliere il materiale, ma il materiale da raccogliere non c’è visto che l’attività commerciale è chiusa di notte. “Questa è una truffa”, ci dice l’operatore, che ci spiega perché per l’azienda sia importante fare tante “beggiate”: “Viene pagata. E so che dopo le 22 viene pagata anche di più”.

L’operatore racconta alle Iene che con il camioncino dovrebbero raccogliere plastica, vetro o altri materiali della differenziata. “Ma questo non lo facciamo mai. Noi andiamo con il nostro palmarino sul muro, ad esempio, del ristorante o del bar. All’entrata c’è un codice a barre, noi lo beggiamo e così risulta all’Ama che noi abbiamo ritirato il rifiuto. L’Ama paga la Multiservizi, ma noi il rifiuto fisicamente non l’abbiamo mai preso”. Anche perché, sottolinea la fonte, la notte l’80% delle attività commerciali da cui passano per ritirare l’immondizia sono chiusi e quindi i commercianti non possono consegnare direttamente la spazzatura all’operatore, come invece dovrebbe avvenire. Sul calendario di raccolta del Municipio 1 del Comune di Roma, si legge infatti che “i rifiuti devono essere consegnati direttamente agli operatori del servizio nei giorni e negli orari indicati”.

Ma perché già che sono lì con il camioncino, gli operatori non raccolgono i rifiuti lasciati comunque fuori in strada dall’utenza? “Perché ritirare i rifiuti significherebbe fare meno beggiate”, spiega la fonte. “Senza ritirare ne possiamo fare fino a 200 sparate, su ogni palmarino. Se invece dobbiamo anche raccogliere non saranno più di 40/45 beggiate”. E non è finita qui: “La cosa ancora più grave è che ogni operatore dovrebbe avere un palmarino per un camioncino. Invece loro pagano un operatore, e anche poco, con due palmarini! Pensa quanti soldi si mettono in saccoccia senza raccogliere”.

Secondo quanto sostiene la fonte, a dire di beggiare senza raccogliere sarebbero proprio “i dirigenti di Roma Multiservizi, che hanno fatto una riunione agli inizi dicendoci di attaccate più tardi. Attaccare più tardi significa non raccogliere perché i negozi sono chiusi”.

L’operatore racconta che i dirigenti avrebbero perfino creato un gruppo su WhatsApp chiamato “Spara e scappa”. “Perché dobbiamo beggiare veloce senza raccogliere i rifiuti”, spiega la fonte, che legge a Filippo Roma alcuni passaggi della chat.  “Un operatore chiede ai dirigenti: ‘Buongiorno ci confermate che possiamo e dobbiamo sparare attività commerciali chiuse o in ferie? Perché girano i controlli dell’Ama e non vogliamo passare guai’. E il dirigente risponde: ‘sì, sparate sparate’”.

Dopo aver controllato e verificato che, effettivamente, le cose in strada stanno come raccontato dalla fonte anonima, Filippo Roma è andato a chiedere spiegazioni direttamente all’Ama con un sacco di immondizia. Ma tentativo di lasciare i rifiuti e chiedere spiegazioni è vano. Marcello Bronzetti, responsabile servizio prevenzione e sicurezza Ama, dopo minuti di mutismo, riesce solo a dire che “non ci sono problemi”.

Alla Roma Multiservizi il presidente Maurizio Raponi spiega che “Noi lo facciamo secondo le disposizioni precise che ci ha dato Ama”. Poi, portato a conoscenza della vicenda spiega: “Questo non è possibile. Se accade una cosa del genere non è normale”. Ma poi parla di una “grande innovazione” che loro avrebbero apportato quest’anno.

La terza tappa è per la sindaca Raggi. “Questa segnalazione la prendo e la approfondisco”, promette la sindaca. “Questa è una truffa. Siccome sta denunciando una truffa, se ci date qualche documento o materiale ci vediamo e possiamo approfondire”. Ma poi il portavoce della sindaca più volte cercato da Filippo Roma è sparito nel nulla e non ha più dato seguito all’invito in Campidoglio avanzato dalla Raggi per vedere i filmati realizzati dalle Iene.

Di admin

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