Nel decreto agosto il premier, Giuseppe Conte, aveva annunciato benessere per tutti presentando il Decreto agosto. E sul bonus bici c’è un problema.
Nel documento, il governo varò, tra l’altro, il rinnovo della cassa integrazione e la proroga del blocco dei licenziamenti. Tra questi anche l’ecobonus per l’acquisto di automobili meno inquinanti, modificato a più riprese dal governo.
Dal 1° settembre, i concessionari hanno avuto accesso alla piattaforma per fare richiesta degli incentivi a valere sui contratti stipulati dal 15 agosto. Si attende, invece, la pubblicazione del relativo decreto per le biciclette e gli altri mezzi della mobilità dolce, che copre gli acquisti indietro fino al 4 maggio. Il Ministero dell’Ambiente aveva garantito la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale a settembre. Si scopre, invece, che il portale per le richieste sarà messo online a novembre per avere la piena disponibilità dei 210 milioni stanziati per la risorsa.
Bonus non per tutti
Ma il rischio è che l’invasione delle domande potrebbe far rimanere molti senza ottenere il rimborso del bonus bici. Dal 4 novembre sarà richiedibile sul portale del Ministero dell’Ambiente: un rimborso fino al 60% delle spese sostenute dal 4 maggio in avanti, entro un limite di 500 euro, per acquistare bici, monopattini elettrici e altri mezzi “dolci”.
Un provvedimento finanziato dal governo con 210 milioni di euro e che da mesi attende di diventare operativo. Ora che la scadenza è vicina, Ancma, Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, ha fatto presente ai rivenditori – presi letteralmente d’assalto in questi mesi – che “contrariamente alle dichiarazioni precedenti il diritto al rimborso sarà per data di inserimento della richiesta da parte del cittadino e non per data del documento di acquisto. Vale dunque la regola che chi prima inserirà la propria richiesta, prima impegnerà a suo favore il fondo a disposizione”. Traduzione: sarà un vero e proprio click day.
L’Associazione invita i cittadini maggiorenni (residenti nei comuni italiani aventi diritto) a:
1) Procurarsi la procedura SPID, per riscuotere un credito: spid.gov.it
2) Effettuare l’accesso al portale del Ministero dell’Ambiente minambiente.it a partire dal 3 di novembre 2020.
3) Avere un pdf della fattura di acquisto intestata a proprio nome e il proprio numero di conto corrente.
Dal 3 novembre in avanti, si aprirà la fase dei voucher che chiederà invece un’attivazione diretta dei rivenditori.