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Il Corpo Forestale dello Stato, in esecuzione di un provvedimento emanato dal GIP di Chieti su richiesta del PM, ha posto sotto sequestro lo stabilimento di una società specializzata nel trattamento di pellami, attualmente in liquidazione.

L’azienda avrebbe causato un grave inquinamento della falda acquifera per l’utilizzo di sostanze chimiche inquinanti e cancerogene. Tali sostanze, sarebbero finite nel sottosuolo e, quindi, nella rete fognaria senza essere state depurate. L’indagine è stata condotta dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale di Chieti e coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Chieti Andrea Dell’Orso. Le analisi eseguite dall’Arta hanno evidenziato l’avvelenamento della falda acquifera da sostanze pericolose per la salute pubblica e, in parte, cancerogene; sostanze compatibili con la tipologia di solventi e prodotti chimici utilizzati nel ciclo di lavorazione della conceria. I residenti hanno rilevato emissioni maleodoranti provenienti dagli scarichi delle loro abitazioni collegate con la stessa rete fognaria di cui si serviva la ditta. Lo stesso Sindaco di Rapino aveva vietato con un’ordinanza, l’utilizzo dell’acqua dei pozzi.

 

 

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