Giuseppe Montella era intoccabile. Era un appuntato dei carabinieri e aveva un tenore di vita altissimo. E lo ha mantenuto fino al giorno prima dell’arresto.
Dal 2008 ad oggi ha cambiato 11 auto. E che auto: nel suo garage nel tempo sono passate una Bmw 320D, una Porsche Cayenne, una Mercedes Classe A, una Smart City-Coupe, un’altra Mercedes Classe A, una Bmw X5, una Bmw 520D, una Bmw 320D e, dal 5 febbraio scorso, un’Audi.
Si tratta di Vetture usate, ma comunque costose, che acquista da privati, guida per qualche mese, e poi rivende ad altri.
Non sono solo le auto la sua unica passione. Ma anche le moto e con molti cavalli. Sono un vizio a cui l’appuntato non resiste. Nello stesso periodo in cui compra e vende macchine di lusso, si intesta 16 moto, con cilindrata che cresce in maniera direttamente proporzionale ai suoi traffici con la droga, organizzati con il gruppo della Levante. Dunque una Yamaha FZS nel 2017, una Yamaha XVS 600 Dragstar l’anno dopo, una Ducati Hypermotard nel 2019.
E non finisce qui. L’appuntato Montella possiede anche una villa. A Gragnano Trebbianese. Lui unico proprietario. Firma il rogito il 10 aprile 2015, il prezzo complessivo dell’operazione è di 270 mila euro, che copre in parte con un mutuo trentennale da 195 mila euro acceso con la Mps, in parte in contanti, in parte con delle cambiali. Un patrimonio del tutto ingiustificato e incompatibile con il reddito di Montella, secondo i finanzieri di Piacenza che indagano sulla caserma Levante per conto della procura guidata dalla procuratrice capo Grazia Pradella.
Il reddito di Montella è di 30 mila euro lorde all’anno. Solo con le rate dei due mutui che risultano a lui intestati, e con le somme liquide sborsate a saldo dell’acquisto della villa di Gragnano, i conto va in rosso. Di 2.248 euro nel 2016, di 1.539 euro nel 2017, di 13.970 euro nel 2018. L’appuntato, però, continua a ostentare, con gli amici e con i sodali della Levante, un’opulenza che ha origini altrove. Scrive il gip nell’ordinanza di arresto: “Emerge, in modo palese, per gli anni 2016-2018 un reddito negativo, quindi l’indagato in tali anni non avrebbe avuto a disposizione neanche un euro per il proprio mantenimento e quello del figlio, fiscalmente a proprio carico al 100 per 100 dal 2017”.