L’appello dell’uomo parte dal suo profilo Facebook e in pochi minuti viene condiviso da centinaia di persone.
“Aiutatemi vi prego! Sono costantemente perseguitato dallo Stato, mi sento prigioniero da esattori crudeli che mi hanno tolto tutto quello che possedevo distruggendo la mia vita e facendomi patire la fame”.
Così Silvio Buttiglione, che da anni combatte la sua guerra contro Equitalia, inizia il post sul suo profilo Social. L’uomo appare visibilmente provato per l’ennesimo colpo basso infertogli dallo Stato:
“Dopo anni di sofferenza ho trovato un lavoro presso una cooperativa con contratto a tre mesi. E non appena venuti a conoscenza del mio modesto lavoro mi pignorano un quinto dello stipendio” spiega Silvio riferendosi alla lettera ricevuta dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione (nuova Equitalia).
“Con la presente siamo a comunicarle” si legge nella mail inviata dalla Cooperativa a Buttiglione “che il Tribunale di Pescara ci ha notificato l’atto di pignoramento presso terzi invitandoci a comunicare la dichiarazione dei redditi e intimandoci di non disporre delle somme pignorate di un quinto dello stipendio senza ordine del giudice”.
Insomma, un’altra mazzata per Buttiglione dopo che la stessa Equitalia ha messo all’asta la sua prima casa in cui viveva, tra l’altro, il figlio con Sclerosi multipla e tentato di togliergli anche una seconda casa in cui vive solo.
“Prendo meno di mille euro al mese” precisa l’uomo “e mi pignorano pure questi soldi”.
“Fate schifo!! Piango dalla rabbia! Queste canaglie grazie alle leggi fatte da questi governi possono agire con disinvoltura senza pietà. Sono stanco, stanco di lottare contro questo sistema crudele che perseguita solo i piccoli indifesi onesti cittadini.”
Silvio Buttiglione la sua guerra contro Equitalia la combatte da anni ormai. “I vili – in un sit-in di protesta a Pescara – sono quelli che si nascondono dietro una finestra. Sono intervenuti prima i carabinieri controllandomi i documenti facendo la foto solo ad un cartello. Dopo 20 minuti due volanti della polizia idem. Qualcuno, cioè i vili, li hanno chiamati per mandarmi via, ma io non la do vinta. Continuerò fino a sabato il mio sit-in costi quel che costi”.
Buttiglione è un ex imprenditore costretto a chiudere l’attività perché le banche non gli hanno dato più credito. “Dono un rene o una cornea a chi mi salva la casa messa all’asta da banche ed Equitalia” scrisse su uno dei suoi manifesti dell’epoca.
Poi aggiunse “Potrei vivere con un solo rene e un solo occhio ma non riuscirei a vivere senza una casa”.