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Ita: l’infornata di sindacalisti nonostante i pochi voli

Ita: l'infornata di sindacalisti nonostante i pochi voli
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Dopo tante battaglie sono tutti felici e contenti. Specie i sindacalisti. Un po’ meno la proprietà di Ita.

Ita ha ceduto e ha assunto un bel po’ di vecchi sindacalisti. Una vera e propria inversione di rotta. Secondo il Fatto, dopo aver rivisto in meglio le sue condizioni contrattuali e aver aderito al Contratto collettivo di categoria, la compagnia dal fallimento di Alitalia si appresterebbe ad assumere una lunga lista di piloti e comandanti appartenenti soprattutto a Cisl e Uil ma anche a Cgil, Ugl ed Anpac. Molti dei nomi sono quelli dei protagonisti degli infiniti accordi che hanno lastricato il percorso dell’ex compagnia verso il baratro, costata ai contribuenti 13 miliardi di euro.

Il dato interessante è che Uil e Cisl hanno smentito le prossime assunzioni.

Ma l’azienda le ha viceversa confermate. Molti di questi ex piloti Alitalia stanno già partecipando ai corsi di aggiornamento svolti da Ita. Lo scorso 24 novembre in un audio di una riunione della dirigenza Ita, il presidente esecutivo Alfredo Altavilla, oltre a trattare male i collaboratori, esprimeva la volontà di ridurre la sindacalizzazione della nuova compagnia licenziando al termine del periodo di prova di 4 mesi parte del personale proveniente da Alitalia. In quell’occasione Cgil e Uil avevano risposto con silenzi o “no comment”. La Filt Cisl era arrivata a difendere il manager (“Non ci risulta tratti male i dipendenti”). Gli unici sindacati a prendere una posizione netta contro Altavilla erano stati Usb e Cub.

Il motivo del cambio di rotta

La compagnia sarebbe in ritardo nel completare il suo organico e questo sta causando una riduzione dei voli e dei ricavi. La compagnia smentisce questa circostanza affermando che “La società con le risorse presenti in organico ha raggiunto gli obiettivi previsti dal piano strategico, attestandosi a 2.141 risorse assunte. Nella stagione invernale la compagnia, come tutte le altre, ha pianificato una riduzione delle proprie attività di volo per fronteggiare il mutato scenario di mercato, dovuto alla crescita della pandemia, che prevede una contrazione della domanda”.

Voli Ita in calo

I dati pubblici di Eurocontrol, però, raccontano un’altra verità. I voli Ita sono in calo. Dal picco di 240 collegamenti giornalieri toccato l’11 novembre si è scesi agli attuali 200 voli circa. Nel dato non appaiono eventuali cancellazioni di cui solo la compagnia ha piena contezza.

In media il traffico aereo italiano rimane per il 20% al di sotto dei livelli del 2019. Ma giocare in difesa non è scelta obbligata. Ryanair si sta muovendo in controtendenza, i collegamenti, circa 1.800 al giorno, sono il 5% in più del 2019. La compagnia irlandese, che in Italia ha già una quota di mercato del 41%, sta via via riempiendo gli spazi lasciati vuoti da Ita. Una situazione che starebbe creando malumori al ministero del Tesoro che in Ita, controllata al 100%, ha investito e investirà circa 3 miliardi di euro.

I costi degli assunti

I ritardi si devono innanzitutto alle condizioni proposte ai potenziali assunti. Le retribuzioni offerte a piloti e assistenti di volo risultavano inizialmente inferiori di circa il 30% rispetto a quelle proposte dalle compagnie low cost, inclusa Ryanair. Non solo, i contratti partono da zero, eliminando anzianità e tutele maturate in altre compagnie, inclusa Alitalia. Insomma, dopo appena un mese e mezzo dal debutto Ita ha deciso di rivedere in meglio la sua offerta contrattuale e di aderire al Ccnl di categoria. Si hanno indiscrezioni anche di colloqui tra la dirigenza di Ita e il bocconiano consulente economico del governo Francesco Giavazzi in cui i vertici della compagnia si lamentano per le condizioni troppo favorevoli della cassa integrazione straordinaria concessa agli ex dipendenti Alitalia.

La trattativa di settembre e la rottura

La trattativa tra le parti – come dicevamo – arrivò al punto di rottura. Da una parte, la società Ita decisa ad applicare un regolamento aziendale, avviando già la chiamata ad personam per le assunzioni. Dall’altra i sindacati che non abbandonavano il tavolo, sfoderando le ‘armi’ della mobilitazione permanente e dello sciopero.

Ma la nota di Ita non tardò ad arrivare: “Nonostante la disponibilità al dialogo dimostrata dalle organizzazioni sindacali, la dirigenza ha comunicato che procederà in maniera unilaterale con l’applicazione del regolamento aziendale e con l’immediata assunzione a chiamata dei lavoratori”, hanno spiegato i sindacati confederali e tutte le sigle professionali in un comunicato congiunto. I sindacati hanno organizzarono un’occupazione simbolica della sala e deciso unitariamente di non abbandonare il tavolo di trattativa fino a quando “l’azienda non accetterà di avviare un confronto serio e costruttivo, privo di iniziative unilaterali”.

I sindacalisti uscirono intorno alla mezzanotte, dopo quasi sei ore, dalla sede della società all’Eur, dopo l’occupazione simbolica. “Le proposte pervenute non sono, purtroppo, accettabili e non costituiscono nemmeno una base di trattativa compatibile con la complessità e le tempistiche della sfida che la società deve affrontare in vista dell’avvio delle operazioni il 15 ottobre”, chiariva ancora Ita in una nota.

Le assunzioni di oggi

ITA Airways, dunque, dopo due mesi arriva a siglare un accordo con i sindacati che porterà 4mila nuove assunzioni e aumenti degli stipendi per il personale di bordo e di terra. I nuovi posti di lavoro ITA Airways saranno coperti entro il 2025, in concomitanza con l’incremento della flotta per l’acquisto di nuovi aeromobili. L’accordo aziendale riguarda sia il personale navigante che quello di terra e rivede anche le retribuzioni. Nello specifico, prevede un aumento dei salari di oltre il 15% per il primo anno, con una successiva crescita graduale fino al 20% in più in arco di piano, limitando l’impatto sui salari unilateralmente imposti.

PREMIO DI RISULTATO E WELFARE AZIENDALE

Il nuovo contratto integrativo ITA Airways comprende anche l’introduzione di un premio di risultato variabile, che terrà conto dei miglioramenti di qualità. Inoltre, prevede il miglioramento di alcune competenze accessorie per il personale di volo e  delle iniziative di welfare a favore di piloti, assistenti di volo e personale di terra.

PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI

Per quanto riguarda le assunzioni ITA Airways in arrivo riguarderanno, quindi, sia il personale di bordo che dovrà lavorare sugli aerei della flotta che il personale di terra. Dunque non mancheranno le opportunità di lavoro per assistenti di volo, piloti, addetti ai bagagli, al check-in e alle prenotazioni, e per altre figure.

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