La data simbolo della riapertura per il movimento #Ioapro è stata individuata nel 25 aprile. Data piuttosto aleatoria, come ben sanno gli imprenditori e i commercianti che protestano in piazza per chiedere di poter tornare a lavorare per sostenere la loro famiglia. La protesta del movimento #Ioapro è destinata a non fermarsi: ora l’obiettivo è circondare il Parlamento in modo pacifico.
Gli scontri a Roma
In 1000 sono arrivati nella Capitale al grido di #Ioapro: ristoratori, commercianti, artigiani, lavoratori del turismo e dello sport che protestano contro le chiusure. Attorno a Montecitorio e in tutto il centro di Roma sono schierate numerose pattuglie con blindati e idranti per disperdere i manifestanti in caso di disordini. La situazione più comlicata si è verificata in piazza San Silvestro, dove circa 300 ristoratori e commercianti, al grido di “Libertà, libertà”, si sono radunati per raggiungere piazza Montecitorio poco distante. Testimoni riferiscono di lanci di petardi, fumogeni e oggetti verso gli agenti in tenuta antisommossa.
Non si registrano feriti. I manifestanti non si arrendono e vogliono superare il cordone delle forze dell’ordine per raggiungere Montecitorio e portare la loro protesta, anche se non sono stati autorizzati dalla Questura. “Siamo tutti arrivati a Roma, hanno fatto di tutto per bloccarci”, ha detto Momi El Hawi, ristoratore leader del movimento IoApro, giunto in piazza San Silvestro con le manette ai polsi. “Non ci fermeremo finché tutte le attività saranno aperte. Non diamogli nessuna possibilità di dire che siamo violenti. E non siamo persone violente”, ha aggiunto.
“Dimissioni dimissioni, dimettetevi tutti”, gridano i manifestanti di #Ioapro provenienti da tutta Italia con le bandiere tricolore. “Diranno che siamo dell’estrema destra ma siamo solo padri di famiglia che vogliamo dare da mangiare ai nostri figli”, dice uno degli organizzatori dal palchetto attrezzato in piazza San Silvestro. Gli scontri con la polizia si susseguono con lancio di petardi e bottiglie di vetro verso il cordone che protegge Montecitorio. Intanto gli agenti in tenuta antisommossa avanzano e recuperano terreno sui manifestanti a braccia alzate. Vista l’impossibilità di raggiungere Montecitorio, la maggior parte dei manifestanti ha imboccato via del Corso per raggiungere piazza del Popolo.
“Riaprire dove la situazione è sotto controllo”
Matteo Salvini preme per riaprire il prima possibile: “Che si possa riaprire tutto a giugno è un auspicio, però siamo ad aprile e quindi laddove la situazione è sotto controllo non si possono chiedere altre settimane e mesi di chiusura”. Il leader della Lega punta alle riaperture in sicurezza ma è necessario che si rafforzi la campagna vaccinale, anche se dal prossimo monitoraggio potrebbero emergere i primi dati per ponderare le riaperture.
Nuovi protocolli chiesti da Draghi
L’Adnkronos riferisce che il presidente del Consiglio ha chiesto al Cts di lavorare su protocolli “meno rigidi per le aperture”. In particolare, Mario Draghi vorrebbe un piano con disposizioni che tengano conto anche della sostenibilità di alcuni settori falcidiati dalla pandemia. Fonti di governo parlano di aperture “sostenibili”, “reali e non solo di facciata”.