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Indagine sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti stradali nel Torinese: coinvolte anche figure della politica locale

Indagine sulle infiltrazioni della 'ndrangheta negli appalti stradali nel Torinese: coinvolte anche figure della politica locale

Estorsione al riciclaggio in un periodo che va dal 2014 al 2021. Indagine sulle infiltrazioni della 'ndrangheta.

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Le indagini dei carabinieri del Ros e della Dda di Torino hanno portato alla luce un intricato intreccio di attività illegali. L’ambito è quello della manutenzione delle strade e delle autostrade nel Torinese, con infiltrazioni della ‘ndrangheta, intimidazioni verso concorrenti e offerte di “protezione”.

Indagine sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti stradali nel Torinese: coinvolte anche figure della politica locale. Giovedì mattina sono stati eseguiti nove ordini di custodia cautelare e numerose perquisizioni. Coinvolte varie località piemontesi, in particolare Brandizzo, dove sono emerse articolazioni locali delle ‘ndrine Nirta e Pelle, originarie di San Luca.

L’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta

Le accuse mosse agli indagati spaziano dall’associazione mafiosa alla concussione, dall’estorsione al riciclaggio, in relazione ai proventi di un traffico di rifiuti, in un periodo che va dal 2014 al 2021. L’inchiesta ha rivelato una stretta connessione tra esponenti della criminalità organizzata e figure del mondo imprenditoriale. Uno degli aspetti principali riguarda le infiltrazioni negli appalti, compresa la manutenzione della Torino-Bardonecchia e opere di collegamento con il cantiere della Tav Torino-Lione, con un’azienda gestita dai Pasqua di Brandizzo al centro delle indagini.

Gli indagati

Tra gli indagati figurano anche personaggi noti della politica piemontese, come Salvatore Gallo, figura storica del Psi e vicino al Pd, e suo figlio Raffaele Gallo, consigliere regionale. Salvatore Gallo è coinvolto in un’indagine per peculato in qualità di ex dirigente di Sitalfa, società appartenente al gruppo Sitaf che gestisce la A32 Torino-Bardonecchia, per un presunto utilizzo improprio di fondi aziendali a fini personali.

Non tutte le richieste di custodia cautelare avanzate dalla Dda sono state accettate dal gip. E una società che opera sull’autostrada Torino-Bardonecchia è ancora oggetto di valutazione per un’eventuale interdittiva antimafia.

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