Andrea Carletti potrà tornare a fare il sindaco e senza più l’obbligo di dimora. Accusato di abuso di ufficio e falso per l’affidamento di locali per la cura di minori nell’inchiesta Bibbiano, “Carletti da oggi può tornare a fare il sindaco in municipio a Bibbiano, nel pieno delle sue funzioni”, ha detto il Prefetto di Reggio Emilia, Maria Grazia Forte.
“Tecnicamente poteva già farlo quando il 20 settembre scorso gli sono stati revocati gli arresti domiciliari”, ha aggiunto il Prefetto, ma il Riesame avendo applicato l’obbligo di dimora (Carletti è residente ad Albinea, in un altro Comune) il primo cittadino non poteva mettere piede in sede. Sospensione che, dopo la sentenza della Suprema Corte, cade automaticamente senza bisogno di ulteriori atti o revoche prefettizie.
Andrea Carletti, accusato di abuso di ufficio e falso per l’affidamento di locali per la cura di minori nella cosiddetta “inchiesta Bibbiano”, venne prima arrestato, poi messo ai domiciliari e infine costretto all’obbligo di dimora. A ciò fece seguito la sospensione dal ruolo su decisione del Prefetto e l’autosospensione dal Partito Democratico.
Bibbiano: nuova richiesta di arresto per il sindaco
E, proprio ieri, è arrivata la decisione della Cassazione che ha revocato l’obbligo di dimora nei confronti di Carletti. “La campagna indecente contro il Pd e il sindaco di Bibbiano non si dimentica”, ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, sulla strumentalizzazione sul caso.“Oggi c’è una altra domanda – osserva Zingaretti -. Chi chiederà scusa ad Andrea Carletti e alle persone messe alla gogna ingiustamente? La giustizia sta facendo chiarezza e ha tutto il nostro sostegno. A chi ha utilizzato una storia di cronaca giudiziaria per organizzarci una campagna politica dico nuovamente: vergognatevi!”, conclude il segretario del Pd.
Bibbiano, la Cassazione: “non c’erano le condizioni per l’arresto del sindaco Carletti”
“La Cassazione ha deciso che non c’erano le condizioni per l’arresto del sindaco di Bibbiano. Senza parole per la speculazione politica fatta in questi mesi”, ha commentato a caldo Alessia Morani, deputata del Pd e sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico. Ed Emanuele Fiano, deputato Pd: “La Cassazione ha stabilito che non ci sono mai state le condizioni per l’arresto del sindaco di Bibbiano. Annullata di conseguenza ogni misura cautelare nei confronti di Andrea Carletti. La giustizia prima o poi arriva…”.
Renzi: “montagna di fango”
“Vi ricordate la storia di Bibbiano? L’attacco violento di Lega e Cinque Stelle al sindaco? Le pagliacciate in Parlamento e sui social con lo slogan ‘Parlateci di Bibbiano?’. Bene. Ieri la Cassazione ha detto che quel sindaco NON doveva essere arrestato. Una montagna di fango vergognosa contro un uomo che non meritava quel trattamento.” Cosi Matteo Renzi, il leader di Italia viva, su Facebook.
“Ricorderete come l’arresto venne usato: il grimaldello per costruire la battaglia politica di chi ha più a cuore i sondaggi che la verità. La giustizia è una cosa seria. Lasciarla in mano ai giustizialisti rende questo Paese un posto barbaro. In attesa che qualcuno chieda scusa, un abbraccio a quel Sindaco. Non smetteremo mai di chiedere giustizia e verità contro il populismo e gli slogan. No, non smetteremo MAI”.
“Parlatene voi di Bibbiano”
“Ora, cara Borgonzoni, parlatene voi di Bibbiano se avete una dignità” dice Stefano Vaccari, della segreteria nazionale Pd. “E fatelo per chiedere scusa e dire che avete giocato con la vita di una persona. A questo punto chi risarcirà il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, dal linciaggio mediatico e politico di cui è stato vittima in questi mesi? La giustizia sta accertando l’andamento dei fatti e noi siamo con i magistrati che svolgono il loro lavoro con professionalità e competenza. Ma coloro che hanno usato e strumentalizzato biecamente questa vicenda per cercare di trarre vantaggi politici con una campagna diffamatoria, distillando quotidiano veleno, devono solo chiedere scusa”.