Il governo, dopo la pausa estiva, si prepara, con il nuovo Dpcm, a reintrodurre norme più stringenti per il contenimento del coronavirus. Scelta necessaria per via dell’aumento dei casi arrivati a quota 2mila.
L’appuntamento è per martedì. In quell’occasione il ministro della Salute, Roberto Speranza, si presenterà in Parlamento per chiedere un’ulteriore proroga dello stato di emergenza al 31 gennaio. L’occasione sarà anche la discussione sulle nuove misure previste dal Dpcm in cantiere a Palazzo Chigi.
I contenuti del provvedimento sono già stati concordati.
La discussione è avvenuta nel corso di un vertice di maggioranza che si è svolto domenica. “L’attenzione è altissima“ ha anticipato Giuseppe Conte, ma tutto “sarà fatto all’insegna della proporzionalità“. Sul tavolo c’è anche una prima analisi dell’andamento dei contagi dopo la riapertura delle scuole. Oggi pomeriggio è previsto un incontro tra la ministra Lucia Azzolina e gli esperti dell’Istituto superiore di sanità.
Il dettaglio del Dpcm
La prima misura prevista dal Dpcm è quella dell’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto in tutta Italia. Appare scontata anche l’introduzione di nuovi divieti, come il tetto massimo di persone alle feste private e alle cerimonie (matrimoni, battesimi) e l’ipotesi di anticipare alle 23 l’orario di chiusura di bar e ristoranti. Regola su cui, però, si sta ancora discutendo con le Regioni.
Sicuramente si andrà verso il divieto della reintroduzione di una norma importante. Si tratta di quella in vigore durante i mesi più duri della pandemia, che impedisce agli enti locali di emettere ordinanze meno restrittive rispetto a quelle fissate a livello nazionale. “Daremo conto ai cittadini di ogni decisione che prenderemo, aprendoci al confronto con il Parlamento in modo da spiegare con trasparenza le motivazioni che ci spingono ad adottarla” ha detto Conte. Il “principio cardine” su cui si basano le scelte del governo resta la lotta al Covid-19, ma Conte assicura: “Interverremo in maniera ponderata e solo nelle modalità ritenute necessarie e adeguate, per ottenere lo scopo di contenimento del contagio”.
Riattivato il Comitato operativo della Protezione civile
È ripartito il Comitato operativo che ha affrontato i mesi dell’emergenza. Una prima riunione si è svolta questa mattina alla Protezione Civile, per fare il punto della situazione in merito alla pressione sugli ospedali e l’approvvigionamento di materiali. Durante il vertice non sarebbero emerse al momento particolari criticità. All’incontro hanno partecipato il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, il Commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri, tecnici e assessori in rappresentanza delle varie regioni.