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I giudici della procura di Milano hanno concesso il nulla osta alla sepoltura di Imane Fadil, la giovane modella marocchina testimone del processo Ruby contro Silvio Berlusconi deceduta lo scorso 1° marzo all’Humanitas di Rozzano, dopo un mese di agonia in ospedale.

Imane Fadil:”si tratta di morte naturale”

Imane Fadil è morta per una aplasia midollare, patologia caratterizzata dall’insufficiente numero di cellule staminali emopoietiche, che si riflette in una diffusa carenza di tutte le cellule circolanti a livello sistemico. L’incidenza è stimata in circa 2 casi per 100000 persone e non emergono differenze di prevalenza tra maschi e femmine. Comunque, su Fadil, sono ancora in corso di accertamento le cause esatte.




A riferirlo in Procura a Milano gli inquirenti che, dopo più di sei mesi dal decesso, hanno dato il nullaosta alla sepoltura. L’inchiesta, da quanto si è saputo, va verso l’archiviazione perché oltre all’ipotesi di morte per un avvelenamento doloso sono state escluse anche responsabilità mediche.

Imane Fadil, testimone contro Berlusconi delle cene eleganti è morta per un “Mix di sostanze radioattive”. L’ultima intervista – video

“Vogliamo una risposta chiara, vogliamo capire bene come è morta, questa non è una risposta, non è possibile che in poco tempo se ne sia andata via così”

. Con queste parole Tarek, fratello di Imane Fadil, ha commentato gli esiti degli accertamenti dei medici legali nominati dalla Procura di Milano. “Col nulla osta alla sepoltura – ha aggiunto – faremo il nostro funerale, devo parlare ancora con la mia famiglia per capire come e dove, se qua in Italia o in Marocco”. I familiari sono assistiti dai legali Mirko Mazzali e Nicola Quatrano.

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