Metti tre donne rom molto giovani. Poi, metti un condominio. E, alla fine, una volante della polizia.
di Antonio Del Furbo
Lo scenario, un tranquillo pomeriggio di primavera con temperatura tendente all’afa stile agosto inoltrato. Un telefono, una cornetta, un cittadino che segnala al 113 la presenza di tre donne rom. La via è la d’Annunzio di Pescara. I nomi: R.M. 22enne, J.S. 35enne e K.V. 23enne. Tre donne, rom, che in una bella giornata di sole pensano di portare a segno il colpo introducendosi furtivamente all’interno di un condominio.
La segnalazione, dunque, e l’arrivo dei poliziotti. Le rom vengono rintracciate nei pressi di via Socrate.
Tutto finito? Manco per niente. L’identificazione porta a scoprire che le tre rom risultano essere tutte pluripregiudicate e residenti presso campi rom della Provincia di Roma. Una di loro, in particolare, è già arrestata il 9 marzo scorso in flagranza di reato per furto in abitazione: “contestualmente le veniva applicata misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio” hanno spiegato dalla Questura. Dunque “Ulteriori ed immediati accertamenti di polizia giudiziaria hanno permesso di accertare che la medesima, sotto uno dei tantissimi alias, risultava ricercata in quanto destinataria di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal Tribunale di Messina, essendo stata condannata e dovendo espiare un cumulo di pene per anni 10 e mesi 5 di reclusione, a seguito di numerosissimi reati contro il patrimonio, con particolare riferimento ai furti in abitazione. La ricercata, pertanto, è stata tratta in arresto e condotta presso la casa circondariale femminile di Chieti.”
E, mentre a Pescara accade tutto questo, a Chieti Scalo, altri cittadini, segnalano la presenza di altre tre rom, rigorosamente donne, “mentre effettuavano un sopralluogo nel nostro condominio e rovistavano nella sala condominiale”.
Chissà fino a quando la gente onesta dovrà subire questi abusi.