Volano gli stracci nella campagna elettorale di Lanciano (Ch). Questa volta il sindaco uscente di centrosinistra, Mario Pupillo, l’ha combinata grossa, talmente grossa da far imbufalire il responsabile cittadino di CasaPound, Nico Barone.
Antonio Del Furbo
“Difendo Lanciano da chi ha abbandonato le famiglie lancianesi, la difendo da chi ha fatto morire il commercio cittadino, la difendo da chi ha reso i nostri quartieri insicuri”.
Le parole di Barone vanno giù pesanti dopo l’attacco politico del sindaco che, a quanto pare, non sembra essersi pentito di aver definito Casapound un movimento xenofobo. Infatti Pupillo sulla pagina Facebook rincara la dose e posta la definizione della parola xenofobia seguito da un suo commento:
“Sono molto sereno e tranquillo perché le persone per bene di Lanciano sono tantissime e conoscono chi e cosa c’è dietro i 2 simboli dei partiti che in Italia rappresentano la peggiore destra xenofoba populista. Purtroppo quei simboli saranno sulla scheda elettorale il prossimo 5 giugno, ma i cittadini per bene di questa città sanno cosa fare”.
All’attacco ideologico Barone non ci sta e risponde sui fatti:
“Una Lanciano senza lavoro, deserta di servizi e senza futuro. Dagli studenti ai disoccupati, dai lavoratori ai commercianti, dalle casalinghe agli imprenditori, quotidianamente ci vengono dimostrazioni di supporto contro la mala gestione della giunta Pupillo. Per questo la sinistra ha paura, perché ha perso qualsiasi legame sul territorio ed è costretta ad inventarsi menzogne sul nostro movimento che oggi abbiamo voluto smentire di persona. Un deragliamento dettato dalla mancanza di argomentazioni e di contenuti nei nostri confronti, visto che CasaPound non si è mai macchiata mai di episodi del genere e amplia giorno per giorno centinaia di consensi, perché è l’unico movimento che ha lavorato costantemente in questi anni sul territorio in favore dei lancianesi e della città”.
Ma Pupillo continua la sua traversata ideologica:
“Io sono il Sindaco di Lanciano, la Città insignita della Medaglia d’Oro al Valore Militare per aver scritto una delle più belle pagine della Resistenza italiana. Da quei giovanissimi nostri concittadini che hanno saputo amare la Libertà fino a morire per respingere il Nazi-Fascismo è nata una Lanciano migliore, più bella e accogliente, sensibile e attenta ai problemi del prossimo, sia esso Lancianese o meno”.
A quel punto Barone, armato di telecamera, bracca il sindaco mentre si dirige in una tv locale e gli fa notare che “forse le fobie le ha lei perché ovviamente è a conoscenza delle persone abbandonate dalla sua amministrazione stanno con noi”.
Pupillo fugge e Barone lo incalza:
“Lei sa che CasaPound non è al libro paga di nessuno e questo lei lo sa benissimo. Ecco perché le ci deve tacciare di cose che noi non siamo e non facciamo. Noi vogliamo sapere da lei cosa risponde alle persone delle Borse Lavoro, ai commercianti”.
Poi, i due candidati entrano nella tv e Pupillo raggiunge lo studio per la messa in onda. Barone si ferma all’ingresso e parla con la giornalista.
“Ci contestasse sui contenuti, su quello che noi abbiamo fatto per le famiglie di Lanciano”.
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