Potevamo aspirare a tanto noi comuni mortali che d’informazione e satira facciamo il nostro pane quotidiano? Potevamo mai pensare di poter pubblicare foto del genere di un prefetto? No. Nemmeno i sogni notturni ci avrebbero suggerito tale cosa. La cosa che ci fa cappottare dal ridere è che possiamo permetterci di pubblicare articoli del genere alla faccia di quei giornalisti servi e di quei fantocci non eletti da nessuno che ci definiscono ‘perdigiorno’. Ci scompisciamo dalle risate a sentire questa gentaccia perché, se sapessero che oltre a divertirci guadagniamo pure soldi, morirebbero d’invidia.
Potevamo aspirare a tanto noi comuni mortali che d’informazione e satira facciamo il nostro pane quotidiano? Potevamo mai pensare di poter pubblicare foto del genere di un prefetto? No. Nemmeno i sogni notturni ci avrebbero suggerito tale cosa. La questione che ci fa cappottare dal ridere è che possiamo permetterci di pubblicare articoli del genere alla faccia di quei giornalisti servi e di quei fantocci non eletti da nessuno che ci definiscono ‘perdigiorno’. Ci scompisciamo dalle risate a sentire questa gentaccia criticarci perché, se sapessero che oltre a divertirci guadagniamo pure soldi, morirebbero d’invidia.
Volete mettere la vita di un giornalista locale raccomandato e pagato 2 euro al mese per lavorare 24 ore al giorno e stare dietro ai politici e noi, svincolati da tutto e tutti perché il prodotto ha un valore di mercato? Poveri servi.
Insomma, navigando per internet scopriamo che, l’attuale prefetto di Chieti Fulvio Rocco, appare in fotografie a dir poco particolari per una istituzione come la sua. In questa foto lo vediamo in compagnia di “Grandi gnocche” come sottolinea ‘Dagospia’ che lo ha beccato in uno dei party romani. E non solo. Il buon Fulvio è stato fotografato, mentre fa una linguaccia, anche in compagnia di una biondona con un calice di birra in mano. Insomma “l’organo periferico dell’Amministrazione statale con competenza generale e funzioni di rappresentanza governativa a livello provinciale” è un gran simpaticone.
L’avvocato Rocco ha vinto, nel 1977, il concorso per Consigliere presso il Ministero della Pubblica Istruzione ed è stato destinato all’Università di Torino. Ha sempre ricoperto incarichi importanti: nell’Amministrazione dell’Interno, nell’anno 1979, con la qualifica di Consigliere di Prefettura, è stato promosso Viceprefetto Ispettore con decorrenza 1 gennaio 1989 e Viceprefetto con decorrenza 1 gennaio 1996, ricoprendo numerosi, delicati incarichi, facendo parte quale Presidente o Componente, di Commissioni o gruppi di lavoro e di delegazioni governative Italiane, incaricate di stipulare accordi bilaterali o multilaterali con altri Paesi.
È un ottimo prefetto Fulvio Rocco. E anche un gran simpatico.