Altra audizione della commissione d’inchiesta parlamentare sul caso David Rossi: oggi è stato ascoltato il pm Nicola Marini.
Tra le parti più rilevanti dell’intervento del magistrato quella che ha riguardato i contenuti rinvenuti nel computer dell’ex capo Comunicazione della Monte dei Paschi: “Analizzando gli url si scopre che nell’ultimo periodo sul computer di Rossi vengono trovati 35 file relativi alla parola suicidi”, ha detto il magistrato.
Marini ha poi difeso se stesso e le attività legate all’inchiesta:
Il procuratore ha ricordato come anche il medico legale cui fu affidata l’autopsia di David Rossi abbia confermato il suicidio.
“Se ci fosse stato un elemento probatorio con ipotesi diverse dal suicidio lo avremmo fatto”.
I familiari di David Rossi, considerate quelle che ritengono essere vere e proprie incongruenze, vorrebbero che venisse invece aperta un’indagine per omicidio. E oggi, tra le pagine delle cronache nazionali, tengono banco anche le critiche agli inquirenti per come sarebbero state svolte le indagini, soprattutto nel corso della prima fase.
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Ma Marini non ci sta:
“Il terrore di aver fatto delle cavolate, le dichiarazioni fatte dalla famiglia, la mail del 4 marzo, il medico legale che ci dà indicazioni ben chiare su un gesto auto soppressivo, nessuna voce contraria da parte della parte offesa. Se voi leggete tutti gli atti, vi rendete conto che non c’è un’informativa, una dichiarazione, un’ipotesi rappresentata che sia dissonante da un’ipotesi diversa dal suicidio. Su questo procedimento non ho mai smesso di essere certo delle mie convinzioni ma non ho mai cercato una via diversa da quella giudiziaria per poter reagire. E questa è la cosa più strana, dovermi difendere da una cosa che ho ben motivato e che è stata motivata da ben due gip”.
Sul fatto che un altro Pm, Antonino Nastasi, sia stato nel vicolo la sera del ritrovamento del cadavere Marini ha detto pure quanto segue:
“Nastasi ha detto di non essere stato nel vicolo di Monte Pio e io lo posso confermare per il ricordo che ho della circostanza”.