“Io parlo di morale e non di fatti che, ormai, appartengono al passato”. Così Claudio La Rocca, il paziente guarito dal Covid uscito vivo dopo un mese di lotta contro il virus, si rivolge al segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti. Poi lancia la sfida: “Mi faccia vedere la sua cartella clinica”.
Dopo quel ricovero forzato al Gemelli per coronavirus, La Rocca, tornato a casa, manda attraverso Facebook un saluto a parenti e amici. Il messaggio più “sentito”, però, lo rivolge al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“Il 31 gennaio hai detto che non c’era da fare allarmismo, che non c’era nulla. Poi, a un certo punto ha dichiarato di aver preso il coronavirus” racconta La Rocca. “Hai detto di aver avuto due giorni di febbre, poi due giorni di cura antivirale, sei bugiardo. E la tua bugia offende le persone malate. Ho fatto tre Tac ai polmoni, la cura antivirale dura dieci giorni, ti somministrano bombe atomiche con le quali vai in diarrea dieci volte al giorno, ho perso otto chili”.
L’accusa di La Rocca è netta: il governatore è un “bugiardo” e si sarebbe curato “in clinica privata”, anche se Zingaretti smentisce. “Io ti porto la mia cartella clinica. Tu mi fai vedere la tua” ha aggiunto La Rocca.