E’ sempre più prepotente l’ipotesi che Simone Coccia Colaiuta, il fidanzato della Senatrice Stefania Pezzopane, diventi ospite fisso della trasmissione Anno Uno, che inizierà il 13 Novembre (6 puntate), condotto da Giulia Innocenzi su La7, in veste di… opinionista.
Bisogna dirlo… i radical chic fanno sempre le cose per bene; bisogna ammettere che sono bravi, nessun soldo pubblico sprecato… non come quello di destra che, prima che fosse assolto perchè il fatto non sussiste, aveva raccomandato una sua amica.
Se la notizia verrà confermata, sono davvero contento per Colaiuta e cerco di immaginare la bella serata del debutto; la sera del 13 Novembre, tutti davanti alla televisione, la fidanzata Stefania, gli amici, i conoscenti e anche qualche giornalista radical chic in menopausa di quelle che: “Gli immigrati in Italia sì ma a 3 Km da casa mia”.
Davanti alla tv una folta schiera di stuzzichini, anzi no, i radical chic mangiano solo tipicità regionali sopra i taglieri; qualcuno magari farà la foto al calice di vino bianco, la posterà su Facebook e qualche lecchino commenterà: “Felicissimo per la bella serata… te la meriti”.
Al momento della pubblicità, m’immagino l’intavolarsi di una mirabolante conversazione su temi come il Sushi Bar, la musica da camera scaricata all’Apple Store, la medicina alternativa, il progetto di un viaggio in Tibet e l’architetto taoista che ha arredato il salotto.
Sarebbe bello se andasse precisamente tutto così, purtroppo c’è il rischio che sia tutto il frutto della mia immaginazione.
Restando in termini di immaginazione, mi sorge un dubbio: e se qualcuno fosse indignato di Colaiuta opinionista su La7? Se magari qualche blogger (quelli con il diritto di opinione) scrivesse qualche critica negativa?
Anche questo escluso, infatti, è risaputo il modo pornografico e osceno per cui l’editoria italiana di alto livello ha eletto blogger (ossia opinionisti, ahimè, moderni intellettuali) alcune persone.
Ebbene, gli hanno dato quell’orticello come moneta di scambio dei dirigenti per riparare un licenziamento, una diminuzione di paga, di quei giornalisti comunque già bene inseriti nel sistema.
Qualche diritto di opinione è stato anche dato per ragioni di curriculum a qualche scrittore o saggista ma assolutamente nulla è stato dato per la validità del blog stesso che, fuori dalla legittimazione della testata, non muoverebbe un click.
Non ci sono prove di ciò e nessuno scenderà dal piedistallo per provarcelo ma quello che io scrivo sono idee, finzione, letterarietà quindi, mi permetta il lettore la licenza di ipotizzare.
In definitiva, stiamo tranquilli, nessun blogger di livello dispenserà opinioni negative perchè, in fondo, sono come Colaiuta.
Detto questo non ci resta che aspettare il 13 Novembre e gustarci lo spettacolo su “La Setta”… pardon “La Sette”.
Marco Minnucci