I giudici della Corte d’Appello di Perugia hanno assolto l’ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, dal reato di associazione per delinquere al termine del processo sulla cosiddetta ‘Sanitopoli’.
È stato rideterminato dal collegio la condanna in 3 anni e 11 mesi mentre nel processo di secondo grado celebrato all’Aquila gli erano stati inflitti quattro anni e due mesi. Successivamente la Cassazione aveva annullato quella parte di sentenza inviando gli atti a Perugia.
Oltre a Del Turco, dall’accusa di associazione per delinquere sono stati assolti, sempre “perché il fatto non sussiste”, anche l’ex segretario generale della presidenza della Giunta regionale, Lamberto Quarta, e l’ex capogruppo della Margherita in Consiglio regionale, Camillo Cesarone.
Per l’ex presidente della Regione Abruzzo i giudici hanno inoltre trasformato l’interdizione dai pubblici uffici da perpetua a cinque anni.
Manette e arresti eccellenti
Era il 14 luglio del 2008 quando Del Turco, da poco eletto alla guida della Regione Abruzzo, fu arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità abruzzese e che portò alla caduta della giunta di centrosinistra.
Con lui finirono agli arresti altre nove persone, tra cui assessori e consiglieri regionali. A far scattare le manette furono le rivelazioni dell’ex patron della clinica Villa Pini di Chieti, Vincenzo Angelini, che in appello fu assolto. Del Turco trascorse ben 28 giorni in carcere a Sulmona e, poi, altri due mesi agli arresti domiciliari. Successivamente si dimise dalla carica di presidente della Regione e si autosospese dal Pd.
La “montagna di prove”
Nella conferenza stampa del 2008 i pm parlarono di tangenti per milioni di euro e di ingenti somme di denaro finite alle cliniche private della Regione. Denaro di cui, tra l’altro, non é mai stata trovata traccia sui conti di Del Turco né degli altri imputati.
A Del Turco veniva contestata una concussione da oltre 12 milioni di euro e per questo scontò tre giorni di isolamento, senza poter vedere né i familiari, né i difensori. In primo grado l’uomo politico era stato condannato a 9 anni.