Francesco Basentini, ex capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, che si è dimesso il 1° maggio scorso, torna a fare il magistrato.
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A deciderlo è stato il plenum del Consiglio superiore della magistratura che ha deliberato il suo rientro in ruolo alla procura di Roma, con funzioni di sostituto procuratore. Basentini ha chiesto il 2 maggio scorso al Csm di essere ricollocato in ruolo. Precedentemente era procuratore aggiunto a Potenza. Nel frattempo il posto era già stato assegnato quindi è stato destinato, a seguito di concorso virtuale, come pm a Roma.
Sulla delibera, già esaminata dal plenum il 24 giugno scorso, erano stati chiesti approfondimenti dopo che a Palazzo dei Marescialli era arrivata una segnalazione del senatore Michele Giarrusso in cui veniva chiesta una valutazione sulla compatibilità di Basentini con la procura di Roma.
Approfondimenti a seguito dei quali, ha spiegato in plenum la presidente della terza commissione la togata Paola Braggion, “non sussistono ostacoli al ricollocamento in ruolo”.
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Massimo Giletti, intanto, è stato querelato da Basentini: a rivelarlo è stato lo stesso conduttore, che si dice pronto a presentarsi in tribunale. “Zagaria, super boss, è andato a casa per incompetenza del Dap, io sono citato a giudizio da Basentini, mi è arrivata la notizia proprio oggi (15 luglio, ndr). In Italia – ha aggiunto il conduttore – chi fa il proprio lavoro o prende le minacce di morte o viene citato in giudizio. Io andrò avanti sempre fino in fondo, ho le spalle larghe. Con Basentini ci vedremo in tribunale, non è un problema“.