Questa volta si sono beccati una multa dal Tribunale di Chieti, precedentemente da quello di Tivoli.
Il Circo Victor deteneva pitoni, anaconde, alligatori, istrici africani, più alcuni volatili in gabbie e/o strutture inadeguate e incompatibili e che producevano gravi sofferenze per gli animali. Per questo il Tribunale di Chieti ha deciso un’ammenda di cinquemila euro con conseguente confisca di tutti gli animali al circo Victor.
Niente di nuovo visto che già lo scorso anno Tribunale Ordinario di Tivoli condannò sempre il Circo Victor a duemila euro di ammenda sempre per lo stesso motivo. “È la prima condanna a carico di questo circo. – dichiara la LAV – Un ulteriore passo avanti in una vicenda che dura ormai dal 2008, quando denunciammo per la prima volta il Circo Victor. Gli animali furono poi sequestrati soltanto nel gennaio 2012 dalla procura di Rieti in collaborazione con il Nirda del Corpo Forestale dello Stato”.
Un sequestro successivamente convalidato dalla Corte di Cassazione, con sentenza n° 1614-2012-000 del 12/7/2012, che rigettò l’istanza di dissequestro degli animali, presentata dal titolare del circo/mostra faunistica “Victor, lo Spettacolo delle Meraviglie”, avvalorando la sentenza del Tribunale del Riesame di Rieti che confermava la decisione del Gip del Tribunale di Rieti, relativamente alla convalida del sequestro.
“Un risultato che rappresenta il riconoscimento delle argomentazioni presentate dalla LAV a supporto della denuncia, avvalorate da pareri di medici veterinari ha aggiunto ancora il movimento animalista. “Argomentazioni alle quali si sono contrapposti negli anni i continui pareri positivi sulle condizioni degli animali, dei Servizi veterinari pubblici di mezza Italia che ne autorizzavano via via gli attendamenti, nonché della difesa da parte di veterinari Sivae e Anmvi. Ci auguriamo che questo importante passo rappresenti un monito per chi crede di poter liberamente e crudelmente lucrare su esseri viventi. L’immunità di cui hanno goduto finora sta finalmente assottigliandosi.”
Nonostante la sentenza del 2012, infatti, il Circo continuò a girare tranquillamente con il suo spettacolo.