Il trend europeo degli orti urbani sta trasformando le zone trascurate delle città in spazi dedicati alla socializzazione ed alla coltivazione sostenibile. Un vantaggio per il bilancio familiare e per la salute dei cittadini, che possono ottenere gratuitamente verdure biologiche e a km 0.
L’Allmende Kontor a Berlino
Sulle piste d’atterraggio dello storico aeroporto di Tempelhof, utilizzato come campo di parata durante la Prima Guerra Mondiale e poi ristrutturato ed ingrandito in epoca nazista, oggi sorge un orto cittadino autogestito dai cittadini stessi.
Il merito dell’iniziativa è di alcuni cittadini berlinesi che si sono aggregati per poter prendere in concessione il territorio dell’aeroporto abbandonato. La struttura è realizzata quasi interamente con materiali di riciclo, come i pallet ed il bambù, ed il suo nome significa “bene comune”, ad indicare il suo ruolo come luogo di socializzazione per gli agricoltori amatoriali.
Gli orti comunitari di Barcellona
Barcellona è una città che da sempre è stata al centro dell’attenzione per le sue iniziative e tanti eventi. Basti ricordare le Olimpiadi del ’92 che hanno dato il via ad una vera e propria escalation di eventi internazionali, dal Mobile World Congres, ormai appuntamento fisso ogni anno, passando ai tanti eventi musicali o sportivi come il PSPC per appassionati di poker, che si terrà nell’agosto del prossimo anno. Barcellona è tutto questo e anche sostenibilità. Infatti, è ricca di orti urbani dove i cittadini possono riunirsi e raccogliere verdure a km 0.
Il progetto è organizzato dal Dipartimento Ambientale della città ed ha come target i cittadini over 65 o a rischio di esclusione sociale. Ogni quartiere ha i suoi orti, dove si coltivano esclusivamente prodotti biologici.
A Parigi le verdure si coltivano…sui tetti!
Nella città dell’amore, la startup “Sous les fraises” fondata da Yohan Hubert, ha creato una speciale membrana che permette di coltivare verdure ed erbe aromatiche sui tetti dei palazzi, senza ricorrere all’uso di pesticidi. Un ottimo modo per utilizzare uno spazio spesso trascurato, senza bisogno di preoccuparsi dell’inquinamento. “Abbiamo analizzato i prodotti per anni”, ha dichiarato Hubert al Corriere, “e dimostrato che frutta e verdura non vengono intaccati dall’inquinamento”.
Proprio a Parigi, si sta lavorando alla realizzazione dell’orto urbano più grande del mondo, realizzato sul tetto di uno dei padiglioni del Paris Expo Porte de Versailles. A lavori ultimati, sarà più grande di un campo di calcio!
Gli orti urbani in Italia: anche il nostro Paese sta diventando più verde
Il trend sostenibile dell’agricoltura in città sta prendendo piede anche nel nostro Paese, complice la crisi economica. A chi non piacerebbe poter raccogliere verdure gratis, soprattutto se l’orto urbano è anche uno spazio di socializzazione e relax?
In alcune città italiane è possibile presentare domanda in comune per ottenere uno dei lotti di terreno da coltivare a proprio piacimento. In altre, l’orto urbano è aperto a chiunque voglia partecipare, grandi e piccini, in qualunque momento.
Vediamo quali sono gli orti cittadini più belli della nostra penisola: Gli Orti Generali di Torino
Gli Orti Generali si trovano nel quartiere Mirafiori sud di Torino, su un terreno che prima ospitava un parco abbandonato. Offre non solo la possibilità di coltivare verdure a km 0, ma anche corsi e laboratori didattici per chi vuole imparare l’arte dell’agricoltura. Ci sono ben 150 orti, a disposizione di cittadini, scuole e soggetti svantaggiati, a cui vengono offerte borse lavoro, tirocini e percorsi riabilitativi in collaborazione con la ASL locale.
Gli aspiranti contadini vengono assistiti via WhatsApp, e un esperto agronomo offre loro le sue conoscenze in loco una volta a settimana. Negli Orti Generali si coltiva esclusivamente secondo il metodo biologico, ed un sistema smart rileva le condizioni meteorologiche, azionando l’impianto di irrigazione al bisogno.
Il progetto ColtivaMi a Milano
Il Comune di Milano, tramite il progetto ColtivaMi, assegna ai cittadini alcuni spazi di proprietà comunale per trasformarli in orti cittadini. L’accesso alle aree da coltivare avviene tramite bandi di zona, a cui tutti i cittadini possono partecipare: viene data la priorità alle categorie socialmente deboli, come disoccupati, anziani, disabili o persone con reddito basso. Dietro pagamento di un canone annuale, i cittadini vincitori del bando possono coltivare il proprio pezzetto di terra per diversi anni.
Il Comune di Milano sta anche lavorando al progetto Giardini Condivisi, che mira a riqualificare zone degradate trasformandole in orti urbani.